vanonihomeORNELLA VANONI
"Ho conosciuto Gesù"

di Vito Magno

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Dotata di una voce intensa e particolari, Ornella Vanoni è una delle più grandi interpreti italiane. La sua grande qualità vocale e il suo eclettismo la portano a spaziare da brani pop al jazz alla musica latinoamericana. Figlia di un industriale farmaceutico, la Vanoni studia in diversi collegi all’estero. In seguito studia presso l’Accademia d’Arte drammatica del Piccolo Teatro diretta da Giorgio Strehler (con il grande regista teatrale nasce un’importante storia sentimentale). Proprio Strehler, insieme a Fiorenzo Carpi, Gino Negri e Dario Fo scrive le “canzoni della mala”, brani popolari che raccontano vicende della malavita di Milano. L’interpretazione di questi pezzi, con i quali partecipa al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1959, impone la cantante milanese al pubblico e alla critica nonostante le canzoni, a causa delle storie di delinquenza raccontate, incontrino ostracismo. I brani vengono raccolti in due extended play: “Le canzoni della malavita” (1958) e “Le canzoni della malavita 2” (1959).

In precedenza la Vanoni aveva debuttato in teatro (nel 1957) ne “I giacobini” di Federico Zardi con la regia di Strehler. Sono anni in cui alla musica l’artista milanese abbina una intensa attività di attrice. Sul palcoscenico le sue interpretazioni le valgono due premi San Genesio come migliore attrice: nel 1961 per il suo ruolo ne “L’idiota” di Marcel Achard e nel 1963 per la recitazione in “La fidanzata del bersagliere” di Edoardo Anton. Artista eclettica, la Vanoni si dedica anche al cinema, debuttando nel 1961 sul grande schermo in “Romolo e Remo”, pellicola diretta da Sergio Corbucci. Nel 1963 ottiene grande successo nel ruolo di Rosetta in “Rugantino” musical di Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa. La Vanoni ha la possibilità di recitare al fianco di due grandi attori quali Aldo Fabrizi e Nino Menfredi e lo spettacolo nel 1964 viene portato a Broadway. Fondamentale nella sua carriera è il 1960 anno in cui incontra il cantautore di Monfalcone Gino Paoli. Tra i due nasce una profonda storia d’amore ed anche un importante sodalizio artistico. Per la cantante di Milano Paoli scrive la magnifica “Senza fine”, uno dei grandi brani della musica italiana, che scala rapidamente le classifiche e diviene uno strepitoso successo di pubblico e critica. Del cantautore di Monfalcone la Vanoni porterà al successo anche “Anche se” (1962) e “Che cosa c’è” (1963).

Nel 1964 partecipa al Festival di Napoli vincendo, in coppia con Domenico Modugno, con il brano “Tu si’ ‘na cosa grande” (la cui musica è scritta dallo stesso cantante di Polignano a mare). Nello stesso anno recita nel film a episodi “Amori pericolosi” di Giulio Questi, Carlo Lizzani e Alfredo Riannetti. Nel 1965 è presente per la prima volta al Festival di Sanremo, in abbinamento, con il brano “Abbracciami forte” di Mogol e Donida. Da allora al 1970 prende parte svariate volte alla Kermesse: nel 1966, con Orietta Berti canta “Io ti darò di più”, scritta da Memo Remigi e Alberto Testa; nel 1967 con Mario Guarnera canta la stupenda “La musica è finita” di Umberto Bindi, Nisa e Franco Califano; nel 1968 ottiene il secondo posto, abbinata a Marisa Sannita, con il brano scritto da Tony Renis “Casa bianca”; nel 1970 arriva al quarto posto cantando “Eternità” di Giancarlo Bigazzi e Claudio Cavallaro. Escono altri due brani di grande successo: “L’appuntamento” (1970) e “Domani è un altro giorno” (1971).

Nel 1971 è in televisione nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi, tratto dall’omonimo romanzo di Riccardo Bacchelli. Nel 1976 avviene l’incontro con la musica brasiliana nello stupendo album “La voglia la pazzia l’incoscienza e l’allegria” in cui canta insieme a Vinicius de Moraes e Toquinho. Conduce una serie di varietà televisivi (“Fatti e fattacci” nel 1975 insieme a Gigi Proietti, “Io te tu io” nel 1978 insieme a Walter Chiari, “Due come noi” nel 1979 insieme a Pino Caruso) e nel 1979 è protagonista al fianco di Ugo Tognazzi de “I viaggiatori della sera”, pellicola diretta dallo stesso attore di Cremona. Anno importante anche il 1985: tournée e doppio live con Gino Paoli “Insieme” e grande interpretazione al fianco di Giorgio Albertazzi in “Commedia d’amore” di Bernard Slade con la regia dello stesso Albertazzi. L’anno seguente incide insieme ai più grandi jazzisti del mondo (da Herbie Hancock a George Benson, da Steve Gadd a Gil Evans) il long playing “Ornella e…”. Nel 1989 torna, dopo un’assenza di quasi vent’anni, al Festival di Sanremo con un brano scritto da Gino Paoli, Sergio Bardotti e Mauro Pagani “Io come farò”. Dopo album raffinati e levigati quali “Quante storie” (1990) e “Sheherazade” (1995), nel 1997 realizza un album, “Argilla”, insieme al jazzista Paolo Fresu. Torna al Festival di Sanremo nel 1999 con il brano “Alberi” cantato con Enzo Gragnaniello. Nel 2004 incide insieme a Gino Paoli il long playing “Ti ricordi? No non mi ricordo” cui segue una tournée e il doppio cd “VanoniPaoli live”. Nel 2007 partecipa al Festival Magna Grecia Teatro 2007 recitando in “Femmine e fuoco – voci dal mito” di Giancarlo Cauteruccio su testo del poeta Robeto Mussapi.

Festeggia i suoi 50 anni di carriera con il cd “Più di me” in cui duetta con alcuni grandi della musica leggera.