TREDICESIMA GIORNATA MONDIALE
9 Maggio 1976

 

"ANDATE IN TUTTO IL MONDO E PREDICATE IL VANGELO A OGNI CREATURA"


EVANGELIZZAZIONE E VOCAZIONI

A tutti i Fratelli e Figli della Chiesa Cattolica! Ancora una volta, in questa domenica destinata alla celebrazione della Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, sentiamo il bisogno di rivolgerci a voi con spirito di affettuosa e fiduciosa comunione, per associarci non solo all'implorazione che da voi sale oggi al Signore, ma per parteciparvi, altresì le intenzioni ed i pensieri a cui si apre il nostro cuore. Vi parliamo, infatti, in nome di una causa che è essenziale e, perciò, permanente e determinante nella vita della Chiesa; vi parliamo riprendendo in mano il testo dell'Esortazione Apostolica "Evangelii Nuntiandi" che, al culmine dell'Anno Santo, a voi indirizzammo, nel fervore di religioso risveglio suscitato dall'evento giubilare; vi parliamo sotto l'impressione sempre fresca e salutare delle parole stesse dell'odierna lettura evangelica. Ho altre pecorelle... anche queste bisogna che io guidi, e ascolteranno la mia voce (1). E come ascolteranno possiamo domandarci con San Paolo - se non c'è chi parla, se manca chi predica ed evangelizza? (2). Oh! la voce di Gesù, Verbo di Dio (3), Parola vivente del Padre, c'è sempre; ma è pure necessario - ed è un aspetto mirabile del mistero della Chiesa - che ci siano uomini e donne che la riprendano e la ripetano, la trasmettano e la diffondano, procurando che essa risuoni nel corso di ciascuna generazione ed in tutte le aree del mondo. Quasi ad illustrare icasticamente l'intreccio tra vocazione ed evangelizzazione, Gesù ci ha offerto in se stesso un incomparabile esempio, facendo sentire, in tutto l'arco della vita terrena, la sua voce tra i suoi e nella sua patria: Egli se ne andava per le città e i villaggi predicando e annunciando il Vangelo del regno di Dio . Egli è stato, dunque, il primo e il più grande evangelizzatore (4). Quando poi lasciò questo mondo, egli volle che la sua parola e il suo Vangelo rimanessero sempre con noi: Il cielo e la terra passeranno (5), ma le mie parole non passeranno ; volle che la sua voce continuasse ad essere ascoltata dall'umanità: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura (6). E perchè ciò potesse avvenire, radunò il nuovo Popolo di Dio, che è assunto da lui per essere strumento della redenzione di tutti e, quale luce del mondo e sale della terra, è inviato a tutta l'umanità (7). Così tutta la Chiesa è missionaria, e l'opera di evangelizzazione è un dovere fondamentale di tutto il Popolo di Dio (8). Ora, dunque tocca a noi, tocca alla nostra generazione di credenti ascoltare la voce del Signore e farla ascoltare; accogliere la sua parola e donarla; viverla e testimoniarla; essere evangelizzati ed evangelizzare. È, questo, un impegno unitario, le cui componenti sono inseparabili, come atti complementari di una medesima missione.

VARIETÀ DI CHIAMATE

Adesso, Fratelli e Figli, riflettiamo insieme. Sapete che nella Chiesa esiste questa unità di missione, ma diversi sono gli uffici, i ministeri, i servizi: vi è, quindi, varietà di vocazioni. Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune (9).

I PRESBITERI

- In questa varietà di chiamate si distingue, anzitutto in maniera inconfondibile, perché inserita nel cuore stesso della prodigiosa e perenne avventura dell'evangelizzazione, la missione del sacerdote. Essere sacerdoti! In virtù del sacramento dell'Ordine, i sacerdoti son consacrati per predicare il Vangelo, partecipi dell'ufficio dell'unico Mediatore Cristo, annunciano a tutti la divina parola; si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento, credendo ciò che hanno letto e meditato nella legge del Signore, insegnando ciò che credono, vivendo ciò che insegnano (10). Provvidi cooperatori dell'ordine episcopale, essi debbono anche santificare e guidare i fratelli nella fede, dopo averla annunciata.

I DIACONI

- In questa varietà di chiamate, occupano un posto distinto i diaconi. Essere diaconi! Essi sono ordinati per servire il Popolo di Dio, in comunione con i vescovi e con i sacerdoti; essi servono particolarmente nel ministero della parola divina, insegnando, esortando evangelizzando, mentre camminano nella verità del Signore (11).

LE PERSONE CONSACRATE

- In questa varietà di chiamate, tengono un posto privilegiato le persone consacrate mediante i voti religiosi. Essere persone consacrate! Ciò vuol dire offrire la vita a servizio del Vangelo, spesso agli avamposti della missione e rendere credibile il Vangelo mediante multiformi opere della carità e la testimonianza della santità cristiana (12). È un compito nobilissimo che si propone a tutti, uomini e donne, senza alcuna distinzione; è un campo vastissimo che si apre non solo allo zelo generoso ed alle riconosciute capacità di lavoro dei Religiosi, ma anche allo spirito di dedizione, alla peculiare sensibilità ed alla inventiva delle Religiose.

I LAICI

- In questa varietà di chiamate, non possiamo dimenticare i laici, i quali appunto son chiamati a collaborare con i loro pastori nel servizio della comunità ecclesiale, esercitando ministeri diversissimi, secondo la grazia e i carismi che il Signore vorrà loro dispensare, e così cooperando nella missione evangelizzatrice (13).

Impetrare la grazia del Signore

Ed allora, carissimi Figli e Figlie, preghiamo insieme. Abbiamo parlato di grazie e di carismi: ogni vocazione nella Chiesa è dono di Dio, e dei suoi doni Egli solo possiede il tesoro e il segreto. Tante vie si aprono davanti a noi! Ma sappiamo che esse restano deserte, se non ci si decide a percorrerle. E sappiamo anche che questa decisione non viene solo dalla libera scelta: è necessaria la grazia del Signore, che ci chiama, ci illumina, ci incoraggia. Per questo, ora dobbiamo pregare: Ti preghiamo, Signore, perchè continui a benedire e ad arricchire la tua Chiesa con i doni delle tue vocazioni. Ti preghiamo, perchè molti vogliano accogliere la tua voce e continuino a rallegrare la Chiesa con la generosità e la fedeltà delle loro risposte. Così sia. Una tale invocazione, dettata dalle accresciute esigenze dell'annuncio evangelico, risonerà quest'oggi in ciascuna delle Comunità ecclesiali, che sono sparse nel mondo: Parrocchie e Diocesi, Seminari e Istituti, Famiglie religiose e gruppi laicali, insieme riuniti nel nome di Cristo. Sia essa espressione esemplare dello sforzo solidale di chi si sente parte di un unico corpo e testimonianza di reciproca comunione nella fede e nelle opere. Si rinnoverà così nella maturità del secolo ventesimo, la stessa realtà consolante della Chiesa nascente, quando tutti perseveravano unanimi nella preghiera (14)ed assiduamente frequentavano il Tempio, mentre il Signore aumentava ogni giorno coloro che si salvavano (15). È un invito, questo, ed insieme un augurio che confermiamo con la nostra Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 3 febbraio 1976.

Paulus PP. VI


Note

(1)Gv 10, 16.
(2)Rom 10, 14.15.
(3)Lc 8, 1.
(4)Cf. Paolo VI, Evangelii Nuntiandi, 7.
(5)Mt 24, 35.
(6)Mc 16, 15.
(7)Lumen Gentium, 9.
(8)Ad Gentes 35
(9)1 Cor 12, 4.7.
(10)Cf. Lumen Gentium 28.
(11)Cf. Lumen Gentium 29.
(12)Cf. Paolo VI, Evangelii Nuntiandi, 69.
(13)Cf. Paolo VI, Evangelii Nuntiandi, 73.
(14)At 1, 14.
(15)At 2, 46.47.