Dati dell'Annuario Pontificio per l'anno 2007, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2007

 

1. Ordini di Chierici Regolari

 

 

Barnabiti

Il carisma è un'esperienza dello Spirito, pertanto è una realtà dinamica di vita. Con il decreto del Concilio Vaticano II Perfectae Caritatis tutti gli istituti religiosi hanno dovuto fare delle approfondite riflessioni sul proprio carisma. I punti del carisma dei Barnabiti, universalmente condivisi, sono: il carisma di sant'Antonio Maria Zaccaria è lo stesso di san Paolo e si può definire "carisma della riforma". Il carisma paolino si può sintetizzare nell'apostolato (condizione di inviato, sempre in missione), nella predicazione del Vangelo e nell'evagelizzazione dei pagani (evangelizzazione dei "lontani"). Con "carisma della riforma" si intende la riforma della Chiesa e della società, una riforma interiore della persona, della comunità cristiana e della comunità civile. Il carisma paolino-zaccariano si è approfondito e sviluppato nel corso dei secoli grazie al discernimento comunitario e al contributo personale di figure particolarmente significative che hanno segnato la storia dell'Ordine. Alcuni aspetti, assenti alle origini, ma che ormai caratterizzano in modo indelebile il carisma barnabitico, sono: la spiritualità di Francesco di Sales; la tradizione culturale e scientifica; l'attività educativa, svolta principalmente in ambito scolastico; le devozioni al Sacro Cuore e alla Madonna della Divina Provvidenza. I Barnabiti ebbero anche discepoli famosi, come Alessandro Manzoni e Eugenio Montale. Alla fine del 2005 l'ordine contava 64 case e 381 membri, 291 dei quali sacerdoti.

 

Compagnia di Gesù (Gesuiti)

La Compagnia di Gesù (in latino Societas Iesu), comunemente nota come i Gesuiti, è, presa singolarmente, il maggior istituto religioso della Chiesa cattolica; i cui appartenenti fanno di Gesù il centro e lo scopo della loro vita, determinati ad essere "compagni di Gesù", imitandolo in tutti gli aspetti della sua vita e morte, collaborando con lui nella vita apostolica e servendolo nella Chiesa Cattolica con la maggiore dedizione possibile, disposti ad ogni sacrificio, compreso quello della vita. Essa fu fondata nel 1534 da un gruppo di sei studenti dell'Università di Parigi guidati da Ignazio di Loyola. La compagnia, con sede a Roma, continua oggi a coinvolgere nelle sue variegate attività apostoliche persone credenti e non credenti in più di cento Paesi.Ignazio e i gesuiti che lo seguirono credevano che la riforma della Chiesa dovesse cominciare nel cuore dei singoli. Uno degli strumenti principali che i gesuiti usarono per portare avanti tale conversione era il "ritiro ignaziano", detto esercizio spirituale. Durante un periodo di silenzio della durata di quattro settimane, gli individui si dedicavano ad una serie di meditazioni dirette sulla vita di Cristo. Durante questo periodo, essi si incontravano regolarmente con un direttore spirituale che li aiutava a capire qualunque chiamata o messaggio Cristo avesse offerto alle loro meditazioni. I gesuiti fondarono molte scuole (studiarono in scuole gesuite Cartesio, Fidel Castro e l'attuale imperatrice del Giappone), che attraevano i figli delle élite a causa dei loro metodi di insegnamento avanzati e dell'elevato tono morale. Essi furono tra i primi ad incorporare gli insegnamenti classici dell'Umanesimo rinascimentale nella struttura scolastica del pensiero cattolico. Oltre ad insegnare la fede, le scuole ignaziane si distinsero per il loro insegnamento di latino, greco, letteratura classica, poesia e filosofia. Inoltre, le scuole ignaziane incoraggiarono lo studio della letteratura vernacolare e della retorica, diventando, di conseguenza, importanti centri educativi per avvocati ed altri pubblici ufficiali. Le scuole gesuite giocarono, così, un importante ruolo nel recupero al cattolicesimo di un certo numero di paesi europei che per un certo tempo erano diventati prevalentemente protestanti, in particolare la Polonia. Le scuole ignaziane continuano ancora oggi a fornire educazione di qualità in oltre cento nazioni. I Gesuiti furono capaci di ottenere significativa influenza all'inizio dell'era moderna perché spesso i sacerdoti gesuiti erano i confessori dei re dell'epoca. Essi furono una forza importante durante la Controriforma e nelle missioni cattoliche, anche perché la loro struttura relativamente tollerante (senza il requisito di vivere in comunità, di rispettare la Liturgia delle ore e così via) consentì loro di essere flessibili verso le necessità delle popolazioni dell'epoca. La compagnia di Gesù è molto attiva nel lavoro missionario e nell'insegnamento, in molti paesi del mondo. Il loro motto non ufficiale è la frase in latino Ad Maiorem Dei Gloriam, spesso abbreviata come "AMDG", che significa "per una maggiore gloria di Dio". Questa frase vuole riflettere l'idea che ogni lavoro che non sia maligno può essere meritorio per il Paradiso, se viene effettuato con questa intenzione, anche un lavoro normalmente considerato neutro.

Sito Ufficiale: http://www.gesuiti.it/

 

Chierici Regolari Teatini

L'ordine venne fondato il 14 settembre del 1524 a Roma da Gaetano di Thiene, sacerdote, e da Giampietro Carafa, poi papa Paolo IV, vescovo di Chieti (in latino Teate, da cui il nome "Teatini"). Scopo primario del nuovo ordine era "stabilire la vita comune tra i sacerdoti addetti alle cattedrali e alle parrocchie affinché essi potessero adoperarsi più efficacemente a riformare i costumi del Clero e del popolo cristiano". Oggi i teatini sono presenti in Italia, Olanda, Brasile, Argentina, Spagna, Messico, Colombia e Stati Uniti d'America: alla fine del 2005, l'ordine contava 33 case e 199 membri, dei quali 131 sacerdoti.

Sito Ufficiale: http://www.teatini.it/

 

Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani)

I Chierici Regolari Ministri degli infermi (in latino Ordo Clericorum Regularium Ministrantium Infirmis) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questo ordine, detti popolarmente Camilliani, pospongono al loro nome la sigla M.I. L'ordine, fondato da san Camillo de Lellis, è dedito alle opere di misericordia corporali e spirituali degli infermi. Il carisma dell'ordine si è espanso nel corso dei secoli in tutto il mondo anche per opera di altri Istituti religiosi femminili, di Istituti secolari e di Associazioni di volontariato che costituiscono la Grande famiglia camilliana. I camilliani svolgono ovunque il ministero dell'assistenza ai malati, nelle forme e modalità che le varie comunità in cui sono presenti richiedono. In particolare si occupa di anziani, bambini, tubercolosi, lebbrosi, malati psichici ed emarginati sociali, come pure ex tossicodipendenti o affetti da AIDS. Sono, inoltre, dediti all'assistenza spirituale in molte istituzioni di cura pubbliche e private e all'animazione della pastorale sanitaria nelle diocesi e nelle parrocchie. Per la formazione dei sanitari e la preparazione di agenti pastorali della salute sono state istituite scuole per infermieri professionali e Centri di pastorale sanitaria, come l'Istituto internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria di Roma.

Sito Ufficiale: www.camilliani.org

 

Chierici Regolari Minori (Caracciolini)

Venne fondato da Francesco Caracciolo (della famiglia dei principi di San Buono, che ne fu il primo Preposito generale e al quale i religiosi dell'Ordine devono il nome) insieme al nobile genovese Agostino Adorno e a Fabrizio Caracciolo (della famiglia dei principi di Marsiconovo), abate del monastero di Santa Maria Maggiore a Napoli. La loro regola, elaborata dai tre fondatori nell'eremo di Camaldoli, prevede che i chierici, oltre ad emettere i tre voti comuni a tutti i religiosi (povertà, obbedienza e castità), debbano anche impegnarsi a non ambire ad alcuna dignità ecclesiastica, neanche all'interno dell'Ordine stesso. La loro spiritualità si incentra sul culto divino e sulla devozione eucaristica: sono infatti tenuti ad almeno un'ora al giorno di adorazione davanti al Santissimo Sacramento e a compiere penitenze straordinarie a turno. Si dedicano all'apostolato sacerdotale nelle sue diverse forme e particolarmente alla predicazione, alle missioni, all'istruzione giovanile, all'assistenza ai carcerati ed alla cura degli infermi: comunità caraccioline sono presenti in Congo, Filippine, Germania, India, Italia, Kenya e Stati Uniti d'America. Al 31 dicembre 2005, l'istituto contava 15 case e 86 religiosi, 44 dei quali sacerdoti.

 

Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie (Scolopi)

Nella primavera del 1597, il Calasanzio, membro della "Confraternita dei Dodici Apostoli", visitò il quartiere di Trastevere a Roma e nella parrocchia di Santa Dorotea aprì una piccola scuola parrocchiale, lo ispirò lo stato di abbandono ed ignoranza dei fanciulli. Quella scuola divenne l'inizio delle Scuole Pie. I giovani che si unirono a lui nel corso degli anni decisero di emettere voti e di riunirsi in comunità. La Chiesa l'approvò come Congregazione nel 1617 e come Ordine con un voto specifico nel 1622. L'ordine fu sciolto per desiderio dei Gesuiti, in quanto i suoi adepti venivano considerati troppo semplici nel loro abbigliamento, ma dopo circa un lustro fu riautorizzato da papa Pio IX. Peraltro, recentemente, la storica Karen Liebreich ha dimostrato, grazie a documenti reperiti presso l'Archivio Vaticano, come nel 1646 gli Scolopi furono in effetti sciolti per provate diffuse molestie su giovani scolari da parte di alcuni educatori appartenenti all'ordine. Peculiare è il fatto che del suo scioglimento non vi sia cenno alcuno nel sito ufficiale dell'ordine. Fino alla morte, il Calasanzio promosse l'espansione della Congregazione ed insistette sempre nelle tre caratteristiche:

  1. dare priorità all'educazione fin dall'infanzia,
  2. all'educazione dei poveri,
  3. all'educazione alla pietà cristiana.

Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 211 case e 1.385 religiosi, 1.024 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.scolopi.org/

 

Chierici Regolari di Somasca (Somaschi)

I padri somaschi continuano l'attività di san Girolamo, che interamente centrata sul concetto di "paternità". I membri della Comunità devono vivere come padri per gli orfani ed i fanciulli che vengono loro affidati. Le attività dei Somaschi si sono aperte anche alle nuove forme di povertà, in particolr modo con l'assistenza e l'aiuto ai giovani tossicodipendenti. Alla fine del 2005 l'istituto contava 94 case e 477 religiosi, dei quali 357 sacerdoti. I Somaschi sono presenti in Italia, Stati Uniti d'America, Messico, Brasile, Filippine, Colombia, India, Polonia, Romania e Spagna.

Sito ufficiale: http://www.somaschi.org/

 

Chierici Regolari della Madre di Dio (Leonardini)

Venne fondato a Lucca il 1º settembre 1574 da san Giovanni Leonardi, come Congregazione dei Preti Riformati della Beata Vergine; i suoi statuti vennero approvati dalla Santa Sede con il breve Ex quo divina majestas di papa Clemente VIII (13 ottobre 1595). La congregazione venne elevata ad Ordine religioso il 3 novembre 1621 da papa Gregorio XV: la sua curia generalizia, da Clemente VIII fissata in origine presso la chiesa romana di Santa Maria in Portico (breve Apud Sanctum Marcum del 14 agosto 1601), fu trasferita nel 1662 nella chiesa di Santa Maria in Campitelli, dove vengono anche conservate le spoglie del fondatore. Scopo dei Chierici Leonardini è l'esercizio del ministero sacerdotale e delle opere di apostolato. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 16 case e 60 religiosi, 44 dei quali sacerdoti

Sito ufficiale: http://www.ordinedellamadredidio.org/index.htm

 

 

2. Ordini Canonici Regolari

 

 

Canonici Regolari della Congregazione Ospedaliera del Gran Sab Bernardo

La congregazione sorse a Martigny (oggi nel Canton Vallese) nell'XI secolo per gestire l'ospizio di Mont Joux (Monte Giove, l'attuale colle del Gran San Bernardo), restaurato da san Bernardo di Mentone († 1081). Fino ai primi decenni del XX secolo, i canonici, nell'adempimento dei loro compiti, che comprendevano l'accoglienza, la guida e il soccorso dei viaggiatori che valicavano il colle, si avvalevano dell'ausilio di grossi cani (che fornivano anche una valida protezione contro i non infrequenti malintenzionati), dai quali si è evoluta la razza conosciuta come San Bernardo. Dal 1959 la congregazione fa parte dei Canonici Regolari di Sant'Agostino Confederati. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 3 case e 48 membri, 41 dei quali sacerdoti.

Sito Ufficiale: http://www.gsbernard.ch/

 

Ordine della Santa Croce

Venne fondato il 14 settembre 1211: il nome di "Crocigeri" deriva dal latino "gerere crucem" (portare la croce) e nacque perché, al tempo delle Crociate, il primo gruppo di cinque Canonici della diocesi di Liegi, i futuri Crocigeri, apposero una croce sul proprio abito religioso. Guidava il gruppo Teodoro di Seilles, considerato il fondatore dell'ordine. Principale obiettivo di questi canonici era di seguire uno stile di vita religiosa secondo la Regola di Sant'Agostino. Questi cinque compagni, abbandonano l'abazia di Liegi, si recarono su una collina fuori della città di Huy, presso una cappella intitolata a san Teobaldo. Decidono di condurre uno stile di vita molto austero, sull'esempio dei primi cristiani. Tra il XV ed il XVII secolo, i paesi dell'Europa settentrionale, sotto l'influenza di Geert Groote ed il suo movimento della Devozione Moderna, assistono ad un risveglio della pratica religiosa. I Crocigeri, influenzati da questo movimento, convocano un Capitolo di riforma ed eleggono un olandese come Priore Generale, che guida l'Ordine verso profondi cambiamenti. In questo periodo i Crocigeri del Nord Europa fondano più di ottanta conventi.Il XIX è caratterizzato dalla quasi scomparsa dell'ordine. Nel 1840, sul trono d'Olanda, succede Guglielmo II, che, contrariamente al padre, è aperto verso i cattolici. Sospende la precedente interdizione e permette ai religiosi di accettare dei candidati.Nel XX secolo, l'Ordine accetta di dirigere le missioni e in varie parti del mondo. I Crocigeri partono per Congo e Indonesia. Si stabiliscono in Brasile e negli Stati Uniti e aprono case in Germania e in Austria. La vita nelle missioni non risultò facile, ad esempio, in Congo, nel 1965 alcuni ribelli percossero a morte ben 23 Crocigeri, per lo più giovani missionari, dopo averli tenuti prigionieri per settimane. Alla fine del 2005 l'ordine contava 443 religiosi (288 sacerdoti), residenti in 61 case.

Sito ufficiale: http://www.oscgeneral.org/

 

Canonici Regolari della Santa Croce

Venne fondato nel 1131 a Coimbra, in Portogallo, dai religiosi Tello e Teotonio, particolarmente devoti alla passione di Gesù, e venne approvato da papa Innocenzo II nel 1135. Pur avendo fondato missioni in India, Africa e America latina, l'ordine aveva eretto case solo in Portogallo. Fu soppresso dal governo portoghese nel 1834, ma venne ricostituito per iniziativa della Santa Sede il 29 maggio del 1979. Si dedicano al culto liturgico solenne ed alla cura delle anime, particolarmente dei sacerdoti. Alla fine del 2005 i Canonici Regolari della Santa Croce possedevano 14 abbazie (oltre che in Portogallo, in Austria, Germania, Brasile, Messico, India, Filippine, Italia e U.S.A.) con 141 religiosi (dei quali 79 sacerdoti).

 

Crociferi della Stella Rossa

Trae origine da una confraternita creata nel 1233 da Agnese di Boemia e formata da laici dediti alla cura dei malati dell'ospedale fondato dalla stessa Agnese a Praga: dietro richiesta della principessa boema, nel 1237 papa Gregorio IX elevò la Confraternita ad ordine autonomo, costituito da canonici regolari sottoposti alla Regola di Sant'Agostino. Alla loro insegna originale (una croce ottagona rossa, simbolo della carità cristiana), il pontefice autorizzò (il 10 ottobre 1250) l'aggiunta di una stella rossa a sei punte, probabilmente tratta dallo stemma di famiglia del primo superiore generale dei Crocigeri, Albrecht von Sternberg. Diffusosi in Boemia, in Ungheria e in Slesia, si trasformò poi in ordine militare ed ebbe grande importanza nel periodo della Controriforma. Attualmente l'ordine, che ha sede a Praga, è tornato alla sua originaria attività ospedaliera: nel 2004 contava 19 membri, 17 dei quali sacerdoti, in 2 case.

Sito Ufficiale: http://fu-frl.hyperlink.cz/krizovnici2.htm

 

Canonici dell'Immacolata Concezione

I Canonici Regolari dell'Immacolata Concezione (in latino Congregatio Canonicorum Regolarium Immaculatae Conceptionis) sono una Congregazione di sacerdoti e fratelli, che vivono la vita in comune secondo la Regola di Sant'Agostino. In particolare, praticano la devozione a Maria, con il titolo di "Immacolata". Si dedicano a tutti gli impegni propri del ministero sacerdotale, in particolare nelle parrocchie. I Canonici Regolari dell'Immacolata Concezione sono stati fondati dal sacerdote francese Don Adriano Gréa, che volle dar vita ad una congregazione che si occupasse della santificazione del clero per mezzo della vita in comune, la preghiera liturgica e la penitenza apostolica. Don Grea, dopo essere stato ordinato sacerdote, fu nominato cappellano della chiesa di Baudin fatta edificare dal signor Edmondo Monnier a fianco alla sua fonderia. Il Gréa formò, con i ragazzi della fonderia, un coro ed un gruppo di ministranti. A Baudin, il Gréa cercò di dare piena dignità alla preghiera liturgica e, ben presto, sostituì i ragazzi dell'officina, con degli allievi interni, che seguiti da sacerdoti, frequentavano gli studi secondari. Questi allievi, circa una ventina, indossavano un abito clericale, tonaca bianca con cappuccio nero.Il Gréa, nel 1862, fu nominato coadiutore del vescovo. Nel 1869 lo accompagnò al Concilio Vaticano I, dove ottenne la benedizione da papa Pio IX per la sua nascente opera. Nell'ottobre del 1908, poi definitivamente nel dicembre del 1912, vennere approvate le nuove costituzioni. In queste costituzioni il Gréa non riconobbe, però, più la propria opera. Cosa che fece presente, senza risultato, al prefetto della Congregazione dei Religiosi. A queste difficoltà si aggiunse l'abbandono di alcuni professi, che chiesero ed ottennero il passaggio al clero diocesano. Il Gréa rimase ad Andorra con alcuni padri e studenti, che avevano chiesto di entrare in noviziato, fino al 1913 quando arrivò l'ordine di chiudere quella casa. Don Gréa, privato di ogni autorità, chiese ed ottenne, l'autorizzazione di lasciare l'istituto insieme ad un altro padre di suo gradimento, così da essere libero di professare in pieno l'antica regola. Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 17 case e 50 membri, 43 dei quali sacerdoti.

 

Canonici Regolari del Santissimo Salvatore Lateranense

La Congregazione è di indole sacerdotale, ma possono farvi parte che i fratelli cooperatori, che si dedicano all'apostolato da consacrati, cioè con il voto di povertà, castità ed obbedienza. L'Ordine Canonicale svolge vari tipi di apostolato, compreso il culto liturgico, la predicazione della Parola di Dio, le attività parrocchiali, l'educazione della gioventù e le missioni. Il nome Canonici Regolari di Sant'Agostino della Congregazione del SS. Salvatore Lateranense rivela la sintesi della loro storia:

  1. Canonici, cioè chierici iscritti nel canone della Chiesa locale;
  2. Regolari, perché hanno adottato la regola di Sant'Agostino;
  3. Lateranensi, perché per due volte nel corso della loro storia hanno servito nella Basilica di San Giovanni in Laterano, che è considerata la "Madre di tutte le Chiese" cattoliche.

La Congregazione costituisce assieme ad altre Congregazioni, la confederazione dei Canonici Regolari di Sant'Agostino nella quale tutte, pur nella piena autonomia, sono unite da un vincolo di aiuto reciproco e di comune impegno formativo. Esiste anche il ramo femminile delle Canonichesse Regolari Lateranensi. Alla fine del 2005 l'Ordine contava 248 membri (197 sacerdoti) in 52 case: sono presenti in Italia con quindici comunità e poi in Francia, Belgio, Gran Bretagna, Polonia, Spagna, Brasile, Argentina, Porto Rico, Repubblica Dominicana e, dal 2004, nella Repubblica Centrafricana.

Sito Ufficiale: http://www.lateranensi.it/page.php?159

 

Canonici Regolari della Congregazione Svizzera di San Maurizio d'Agauno

L'abbazia di San Maurizio venne fondata ad Agaunum nel 515 da Sigismondo, re dei Burgundi, su quello che la tradizione indicava come luogo del martirio di san Maurizio e dei suoi compagni della legione tebea. Nel 1128 i monaci dell'abbazia vennero sostituiti da una comunità di canonici regolari sottoposta alla regola agostiniana: all'abate della congregazione spetta tradizionalmente la carica vescovo titolare di Betlemme. Dal 1959 la congregazione fa parte dei Canonici Regolari di Sant'Agostino Confederati. Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 52 membri, 51 dei quali sacerdoti.

Sito Ufficiale: http://www.abbaye-stmaurice.ch/

 

Canonici Regolari Premostratensi

L'ordine Premostratense fu fondato da San Norberto nel 1120. Il nome ha origine dalla valle francese di Prémontré, nei pressi di Laon, dove il santo si era fermato insieme ad alcuni compagni. La disciplina monastica consiste principalmente nella vita in comune con lavoro e preghiera sia diurna che notturna, e a differenza di altri ordini chiamata anche all'evangelizzazione all'esterno. Questo ordine sarà d'ispirazione anche ad altri ordini nati più tardi quali i Domenicani, i Francescani e ad altri ordini mendicanti. I Premonstratensi, vestono di bianco, cristianizzano popolazioni nell'Est europeo, dissodano terre, bonificano paludi in Olanda, si espandono in tutta Europa, arrivano anche in Palestina (dove molti di loro saranno poi uccisi). Al 31 dicembre 2005, i Premostratensi contavano 1282 membri (dei quali 944 sacerdoti) in 86 case: al ramo femminile appartenevano 106 sorelle.Sono presenti in Francia, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Germania, Spagna, Italia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Romania, Stati Uniti d'America, Canada, Sudafrica, Zaire, Brasile, Cile, Perù, India e Australia.

Sito ufficiale: http://www.premontre.org/

 

Ordine Teutonico

Pare che l'origine dell'ordine risalga al 1099 quando un cavaliere tedesco ferito durante i combattimenti per la presa di Gerusalemme venne assistito e curato da una coppia di pellegrini tedeschi, presumibilmente mercanti, che decisero in seguito di dedicarsi, con il beneplacito del Patriarca di Gerusalemme, all'attività di ospitalità e assistenza dei pellegrini fondando un piccolo ospedale dotato di foresteria ed una cappella dedicata alla Vergine Maria. In seguito alla caduta della città fu indetta la terza crociata e il 1º settembre 1189 55 navi che trasportavano i cavalieri crociati tedeschi attraccarono ad Acri, una città portuale situata nella parte settentrionale dell'attuale stato di Israele. Alcuni di loro costruirono un ospedale da campo utilizzando una delle vele di una nave e si dedicarono alla cura dei feriti fino al loro rientro quando lasciarono l'ospedale a due religiosi tedeschi, ai quali nel tempo se ne aggiunsero altri, che lo ampliarono acquistando un terreno e costruendovi un edificio con annessa cappella e costituendo l'ordine dei "fratres domus hospitalis sanctae Mariae Teutonicorum in Jerusalem". Il 6 febbraio 1191 all'ordine venne concessa l'approvazione e la protezione del pontefice Clemente III. L'attività religiosa proseguì seguendo la regola dei giovanniti mentre quella militare adottò la regola dei templari.In seguito a cospicue e ripetute donazioni l'ordine si diffuse molto rapidamente. Nel 1291 l'Ordine abbandonò l'ultima roccaforte in Terra Santa e si mise alla ricerca di una collocazione in Europa.Negli anni trenta del XIII secolo, subito dopo l'annessione di Kulm, l'Ordine diede un forte impulso alla colonizzazione tedesca della Prussia Orientale (Marienwerder, Elbing ecc.), portando il cattolicesimo sempre più a Oriente ed assorbendo i Cavalieri di Portaspada (1237).Nel 1525 Alberto di Brandeburgo, gran maestro dal 1511, aderì alla Riforma ed attuò la secolarizzazione dei beni dell'Ordine: col trattato di Cracovia venne riconosciuto duca ereditario di Prussia, la quale passò così alla casa di Hohenzollern mettendo fine allo Stato Teutonico.L'Ordine, ridotto alla sua originaria attività ospedaliera, continuò ad esistere in Austria ed ebbe sede a Mergentheim. Solo a partire dal 1834 fu nuovamente chiamato in maniera ufficiale Deutscher Ritterorden ("ordine cavalleresco teutonico"). L'Ordine Teutonico nel 1929 si è trasformato in un ordine canonicale e opera in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia ed Italia (Roma e Alto Adige): nel 2005 contava 35 case ed 81, dei quali 65 sacerdoti. Dell'Ordine esiste anche il ramo femminile delle Suore di Carità dell'Ordine Teutonico. L'Ordine si occupa di pastorale parrocchiale e gestisce ospedali, scuole, collegi per studenti e case di riposo. La centrale mondiale dell'Ordine Teutonico si trova a Vienna nei pressi dello Stephansdom. Il Superiore generale (che continua a portare il titolo di Gran Maestro), dal 1923 è sempre un frate sacerdote ed è attualmente l'altoatesino Bruno Platter (nato il 21 marzo 1944 a Renon).

Sito Ufficiale: http://germanici.altervista.org/teutonici/00.htm

 

Canonici Regolari di Sant'Agostino della Congregazione di Windesheim

La congregazione venne fondata da alcuni religiosi della confraternita dei Fratelli della Vita Comune, che seguivano le regole spirituali della devotio moderna: nel 1386 fondarono un monastero a Windesheim e si costituirono in congregazione di canonici regolari, adottando la regola di sant'Agostino. La congregazione si diffuse rapidamente soprattutto nei Paesi Bassi ed in Renania. Tra i membri più celebri della congregazione vanno ricordati Johannes Vos, Johannes Busch, Jean Ruysbroeck e Tommaso da Kempis, presunto autore dell'Imitazione di Cristo. I canonici di Windesheim scomparvero nel XVI secolo, ma in seguito la congregazione venne ricostituita dall'abate Carlo Egger, latinista ufficiale della Santa Sede, secondo un desiderio già espresso da papa Pio XII: papa Giovanni XXIII ne approvò le costituzioni nel 1961. Il primo Monastero, intitolato a Santa Maria Regina, fu fondato dallo stesso abate a Tor Lupara, nella periferia di Roma, il 25 marzo 1963. La casa generalizia, attualmente, si trova in Germania, nel Monastero San Michael a Paring, presso Ratisbona. Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 3 case e 20 membri, 14 dei quali sacerdoti.

 

 

3. Ordini Monastici Cattolici Maschili

 

Ordine Antoniano Maronita

Deriva dal monastero di Notre-Dame di Tamiche (Libano), fondato nel 1673 dal vescovo di Aleppo Gebraël Blouzani per rivitalizzare il monachesimo antoniano: la prima messa vi venne celebrata il 15 agosto del 1700, considerata la data di fondazione dell'ordine. Venne approvato da papa Gregorio XII con il breve del 17 gennaio 1740. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 34 monasteri e 169 religiosi, 117 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.antonins.org/

 

Ordine Antoniano di Sant'Ormisda dei Caldei

Venne fondato nel 1808 ed approvato dalla Santa Sede il 26 settembre del 1845. La curia generale dell'istituto ha sede presso il convento Saint-Antoine di Baghdad, in Iraq. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 6 monasteri e 29 religiosi, 19 dei quali sacerdoti.

 

Ordine Basiliano Aleppino dei Melchiti

L'Ordine Basiliano Aleppino dei Melchiti (in latino Ordo Basilianus Aleppensis Melkitarum) è un istituto di vita consacrata della Chiesa cattolica greco-melchita. I religiosi di quest'ordine monastico, detti Aleppini, pospongono al loro nome la sigla B.A. Venne fondato nel 1824 da un gruppo di monaci separatisi dall'Ordine Basiliano di San Giovanni Battista e venne approvato dalla Santa Sede nel 1832. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 8 monasteri e 29 religiosi, 26 dei quali sacerdoti.

 

Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata

Trae origine dall'abbazia fondata nel 1004 a Grottaferrata da san Nilo e dai suoi compagni monaci basiliani, fuggiti da Rossano, in Calabria, a causa delle incursioni dei pirati saraceni. I religiosi eressero un monastero su una cella sepolcrale romana, trasformata in cappella cristiana nel V secolo: l'edificio venne fortificato ad opera di Giuliano da Sangallo nel XV secolo. Diffuso in tutta l'Italia meridionale, protetto dai sovrani normanni e svevi, l'ordine iniziò a decadere sotto gli angioini e rischiò l'estinzione: per evitarlo, il 1º novembre del 1579 papa Gregorio XIII emanò la bolla Benedictus Dominus, con la quale venne costituita la congregazione basiliana d'Italia e Spagna. Oggi i basiliani d'Italia, oltre che nello studio, nel lavoro e nella preghiera, sono particolarmente attivi nello sviluppo dei rapporti ecumenici con l'Oriente cristiano. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 3 monasteri e 18 religiosi, 13 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.abbaziagreca.it/

 

Ordine Basiliano del Santissimo Salvatore dei Melchiti

Venne fondato a Sidone (in Libano) nel 1683 dal metropolita di Tiro e Sidone, Eutimio Sayfi (1642 - 1722), per l'attività missionaria popolare presso i fedeli delle diocesi del Patriarcato di Antiochia. L'ordine venne approvato da papa Benedetto XIV nel 1743. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 18 monasteri e 114 religiosi, 97 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.opuslibani.org.lb/vida/OBS/main1.html

 

Ordine Basiliano di San Giosafat

L'ordine nacque dalla riforma dei monasteri bizantini ruteni promossa in Polonia dal vescovo di Polotsk Giosafat Kuncewicz (1580 - 1623), che nel 1617, nel monastero della Santissima Trinità di Vilnius, vennero riuniti sotto un unico capo (protoarchimandrita): l'istituto venne intitolato al suo fondatore dopo la canonizzazione del vescovo Kuncewicz (1867). La Santa Sede approvò l'ordine il 20 agosto 1631. I Basiliani di San Giosafat sono diffusi anche in Lituania, Ungheria, Bielorussia e nei paesi americani. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 90 monasteri e 589 religiosi, 309 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.stnicholaschurch.ca/content_pages/osbm/osbm.1.info.htm

 

Ordine Basiliano di San Giovanni Battista

Venne fondato nel 1696 da due monaci di Aleppo, Gerasimo e Salomone, desiderosi di maggior solitudine e tranquillità per poter meglio osservare la regola di san Basilio. Le loro costituzioni vennero approvate da papa Benedetto XIV nel 1757 e la Santa Sede approvò definitivamente l'ordine nel 1772. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 8 monasteri e 53 religiosi, 41 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.opuslibani.org.lb/vida/OBCSJB/main1.html

 

Ordine di San Benedetto (Benedettini)

La Regola benedettina, in latino denominata Regula monachorum o Sancta Regula , dettata da San Benedetto da Norcia nel 534, consta di un Prologo e di settantatré capitoli. È una dettagliata regolamentazione dei diversi aspetti della vita monastica, che viene organizzata intorno a quattro assi portanti, volti a permettere di fare fronte alle tentazioni impegnando continuamente ed in modo vario il monaco: la preghiera comune, la preghiera personale, lo studio (non solo delle Sacre Scritture ma anche di scienza e arte) e il lavoro. I monaci benedettini sono organizzati in monasteri canonicamente autonomi retti da un abate e federati in congregazioni con a capo un abate Presidente. Attualmente l'ordine è suddiviso in 20 congregazioni. Nel 1893, per volere di papa Leone XIII, le congregazioni e gli altri monasteri dell'ordine non legati a nessuna di esse vennero riuniti in una Confederazione. Al 31 gennaio 2005 la confederazione contava 349 tra abbazie e priorati e 7.876 monaci, 4.350 dei quali sacerdoti. Con i Benedettini la cura del lavoro manuale ed intellettuale creò nel Medioevo una sinergia unica ed irripetibile: studiando i testi antichi recuperarono nozioni ormai dimenticate in campo scientifico ed agricolo che misero a frutto nei loro monasteri e, per imitazione, si diffusero anche fuori. Ad esempio, è tutta da ascrivere a merito dei Benedettini la rinascita medioevale dell'interesse per la letteratura medica e la coltivazione di erbe medicinali per uso terapeutico. Per quanto riguarda l'agricoltura, introdussero la rotazione triennale (il primo riferimento storico è stato rintracciato in un documento del 763 conservato nel Monastero di San Gallo in Svizzera) che consentì di migliorare la resa dei campi, trasformando i monasteri in avviate aziende agricole. Il progresso tecnico e scientifico era ulteriormente avvantaggiato dalla circolazione delle conoscenze da un monastero all'altro attuato attraverso lo scambio dei testi ricopiati dagli amanuensi. Per tutte queste ragioni i monasteri benedettini vennero a svolgere un ruolo centrale nella società medioevale accogliendo personalità di primo piano. Così il numero crebbe insieme a quello dei monaci tanto che in quell'epoca non erano rari i monasteri che ospitavano oltre 900 individui ai quali occorre ancora aggiungere i numerosi dipendenti laici e le loro famiglie che vivevano nei paraggi. Considerando, inoltre, che i monasteri Benedettini erano sempre edificati in aree isolate e disabitate, essi spesso mettevano a frutto terreni abbandonati o boschivi da altri ignorati contribuendo ulteriormente alla crescita economia.

Sito ufficiale: http://www.osb.org/

 

Ordine Certosino

L'Ordine Certosino (in latino Ordo Cartusiensis, sigla O.Cart.) è uno dei più rigorosi ordini monastici della Chiesa cattolica. L'istituto è stato fondato da San Bruno nel 1084 nella Savoia, Francia, con la creazione del primo monastero, la Grande Chartreuse. Prende il nome dal massicio della Certosa (Massif de la Chartreuse), dove san Bruno e sei compagni cercarono la solitudine per dedicarsi alla vita contemplativa. Fin dai primi tempi, si trova delineata la caratteristica della vita certosina: unione di uomini solitari che vivono in una piccola comunità. Questa caratteristica si è conservata attraverso i secoli. I certosini sono dei solitari riuniti come fratelli; la comunità che formano è piccola a causa della loro scelta eremitica; tanto che si parla di famiglia certosina. Questa si esprime in momenti particolari, soprattutto nella liturgia celebrata in comune, ma anche in occasione di incontri come le ricreazioni. Al 31 gennaio 1996, l'ordine contava 18 abbazie e 366 tra monaci, 177 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.chartreux.org/

 

Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti)

L'Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza (in latino Ordo Cisterciensis Strictioris Observantiae), i cui membri, detti popolarmente Trappisti (o anche Cistercensi riformati), pospongono al loro nome la sigla O.C.S.O., è un istituto di vita consacrata della Chiesa cattolica. È un ordine monastico che segue la regola benedettina, fondato nel 1664 da Armand Jean Le Bouthillier de Rancé, abate del monastero cistercense di Notre-Dame-de-la-Trappe di Soligny, presso Mortagne, in Normandia: l'abate de Rancé, in reazione al rilassamento dell'antica disciplina, basandosi su un'interpretazione più severa della regola cistercense, volle che i suoi monaci privilegiassero la vita ascetica, osservassero il silenzio e si dedicassero più duramente al lavoro manuale. Numerosi monasteri aderirono presto alla riforma e papa Alessandro VII, con la costituzione apostolica In suprema del 19 aprile 1666, organizzava la congregazione della Stretta Osservanza come entità giuridica distinta all'interno dell'Ordine cistercense, sanzionando così la nascita della nuova famiglia religiosa.

Sito ufficiale: http://www.ocso.org/

 

Ordine Cistercense

L'origine dell'ordine cistercense si deve a San Roberto, abate di Molesme, quando nel 1098 si trasferì con una ventina di compagni in una località solitaria nei pressi di Digione, detta Citeaux (in latino Cistercium, da qui il nome Cisterciensi), per applicare nella sua integrità originale la regola, i cui rigori si erano allentati nei monasteri benedettini.L'ordine assunse straordinario incremento e vigore dopo l'ingresso a Citeaux di Bernardo di FontainesIntanto alla Charta caritatis, che era stata confermata dai pontefici Callisto II e Lucio III, si aggiunsero, nello stesso XII secolo, le Consuetudini ed infine, nei secoli XIII-XIV, i Libelli definitionum, che definivano più esattamente gli statuti dell'ordine.La regola risultante associava ufficio divino e lettura spirituale al lavoro manuale, tali monasteri venivano fondati in luoghi solitari ed incolti, il lavoro di quei monaci, rafforzato con l'introduzione di conversi laici, promosse in molte zone la bonifica e il disboscamento di terreni paludosi o selvosi per la coltivazione, che furono amministrate tramite strutture agricole dipendenti, curate dai conversi, che assunsero il nome di grange. La semplicità di vita, di veste (bianca per devozione alla Vergine e per opposizione ai benedettini di Cluny di cui criticavano violentemente il lusso), di liturgia, di arredamento nella chiesa, nel chiostro e negli edifici, costituirono elementi essenziali di quest'ordine. In particolare, le chiese non avevano campanili, né pitture, sculture, pavimenti o vetrate colorate che potessero distrarre l'attenzione dei monaci e nessuno era ammesso agli uffici divini, riservati solo ai monaci. L'ordine raggiunse il massimo splendore nei secoli XII-XIII, successivamente, con l'acquisto di vaste proprietà e una negligenza dell'opera manuale, la severità della regola fu intaccata.

Sito ufficiale: http://www.cistercensi.info/

 

Famiglia Monastica di Betlemme, dell'Assunzione della Vergine Maria e di San Bruno

La famiglia monastica di Betlemme, dell'Assunzione della Vergine e di san Bruno è nata nel 1950, a seguito della promulgazione del dogma dell'Assunzione della Vergine. Alcuni pellegrini venuti a Roma per partecipare a questa grande solennità, presieduta da papa Pio XII, ha avuto un'intuizione comune: come la Vergine, che vive nel cuore dell' amore trinitario, anche altre persone in tutto il mondo sono scelte da Dio. I monaci e le monache hanno risposto, come ha fatto Maria, alla chiamata del Padre, che, da tutta l'eternità' ci ha scelti in Cristo per essere santi al Suo cospetto nella carità. (Efesini 1,4) Dodici settimane più tardi, la prima comunità femminile è fondata nella diocesi di Sens in Francia. Una stalla ha ospitato la prima cappella della comunità: pensando alla stalla dove è nato Gesù diamo il nome di Betlemme alla nascente comunità. Il secondo nome della Famiglia monastica, dell'Assunzione della Vergine Maria, è legato alle circostanze della fondazione, mentre il terzo nome, di San Bruno, è frutto della paternità spirituale di San Bruno, fondatore del monachesimo eremitico-comtemplativo nella Chiesa d'Occidente. La vita delle monache è scandita nella preghiera e nell'adorazione, con Maria, alla Santissima Trinità nel silenzio e nella solitudine. La vita di monaci e monache è la stessa. I monaci (e le monache) di Betlemme pregano, lavorano, studiano, mangiano e dormono nelle loro celle. Gli uffici liturgici sono in gran parte basati sul rito bizantino, mentre l'Eucaristia viene celebrata in Rito romano. I Monaci e le monache di Betlemme prestano grande cura nella loro interpretazione dei canti liturgici. La Domenica è vissuta in una dimensione più fraterna: pranzo comune e un evangelico incontro tra i monaci. La famiglia monastica di Betlemme, dell'Assunzione della Vergine Maria e di San Bruno ha oltre 500 membri.

Sito ufficiale: http://www.bethleem.org/

 

Ordine di San Gerolamo

L'ordine sorse spontaneamente in Spagna ed in Italia, come comunità di anacoreti ispirati alla spiritualità di san Girolamo. Nel corso del XIV secolo, sotto la guida di Pedro Fernández Pecha, queste comunità abbandonarono la vita eremitica ed iniziarono a Lupiana quella cenobitica, alternando la vita contemplativa alla predicazione ed abbracciando la Regola di sant'Agostino: il 18 ottobre 1373 papa Gregorio XI approvò la congregazione e concesse ai religiosi di dotarsi di proprie costituzioni. L'ordine si estinse tra il XVIII ed il XIX secolo, ma venne restaurato per iniziativa della Santa Sede nel 1969. Oggi esistono due monasteri gerolamiti: quello di Santa María del Parral di Segovia e quello di San Jerónimo de Yuste, a Cáceres. Alla fine del 2005 l'ordine contava 14 monaci, 8 dei quali anche sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www3.planalfa.es/msmparral/

 

Ordine Libanese Maronita

È il più antico ordine della Chiesa cattolica maronita. Ispirato al monachesimo antoniano, venne fondato da tre monaci di Aleppo, in Siria, il 10 novembre del 1695, con l'appoggio del patriarca di Antiochia Stefano Duhai († 1704). La regola dei monaci venne riveduta e approvato da papa Clemente XII il 31 marzo 1732: nel 1770 un ramo dell'istituto si separò dalla casa madre ed andò a costituire l'Ordine Maronita Mariamita. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 71 monasteri e 368 religiosi, 268 dei quali sacerdoti.

Sito Ufficiale: http://www.olm.org.lb/

 

Ordine Maronita Mariamita

Deriva da un ramo dell'Ordine Libanese Maronita (fondato il 10 novembre del 1695 da tre monaci siriani di Aleppo) dal quale si è separato il 19 luglio del 1770: il nome originale della congregazione era Ordine Antoniano Aleppino dei Maroniti, ma in seguito venne intitolato alla Vergine Maria. Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 23 monasteri e 107 religiosi, 89 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.opuslibani.org.lb/vida/OMM/main1.html

 

Ordine Mechitarista

Il fondatore ed eponimo dell'ordine, Mechitar, nasce a Sebaste attuale Sivas, nella Piccola Armenia nel 1676. All'età di quindici anni entra nel convento di Surb Nsan letteralmente Santo Segno, retto da monaci armeni di Sant'Antonio abate.L'attività monacale di quel periodo in Armenia è molto ripiegata sul passato e il giovane Mechitar mal sopporta questa situazione. La sua irrequietezza lo porta a frequenti spostamenti da Sebaste a Erzerum e poi a Etchmiadzin. Nel 1691 l'incontro con la cristianità occidentale attraverso un missionario gesuita, forse Jacques Villote, che impressiona molto il giovane.Nel 1700 va a Costantinopoli e con una decina di discepoli inizia una vita comunitaria orientata alla predicazione e alla pubblicazione di scritti.Nel 1705 la comunità presenta al papa Clemente XIA questi tre voti (castità, povertà e obbedienza) Mechitar volle aggiungervi un quarto apostolato fino all'effusione del sangue. La sottolineatura dei voti è data dal fatto che nella tradizione del monachesimo armeno essi non venivano pronunciati esplicitamente. Questa non esplicita dichiarazione aveva portato ad un minor rigore dell'applicazione degli stessi nella vita monacale armena del tempo. Con il nome di Congregazione riformata dei monaci armeni di Sant'Antonio abate essa viene accettata dalla chiesa cattolica ad experimentum nel 1711.ta non esplicitaUn'altra caratteristica peculiare dell'ordine è l'obbligo, per i suoi membri, di essere armeni almeno da parte di uno dei genitori. La richiesta viene accolta come detto, ma Roma pretende l'adesione della Congregazione a una regola accettata dalla chiesa cattolica, le opzioni sono tra la regola di San Basilio o di San Benedetto (la regola di Sant'Antonio abate non aveva una base scritta) e Mechitar sceglie la regola di San Benedetto che è più affine al suo modo di intendere il monachesimo.Mechitar muore il 27 aprile del 1749, lasciando una solida realtà religiosa nelle mani del suo giovane successore Stephanos Melkonian, che la conduce fino al 1800. Seguendo l'esempio del fondatore, i monaci continuano il lavoro di riscoperta, di studio, di traduzione e di stampa di antichi scritti armeni e della traduzione in armeno di importanti opere sia classiche che della cristianità. Il lavoro di approfondimento e di studio di questa antica lingua ha permesso di riscoprire e far conoscere una ricca e importante letteratura. La comunità, però, è scossa da tensioni che sfociano nel 1772 in una scissione. Un gruppo di monaci rimane a Venezia, mentre un altro abbandona San Lazzaro per dirigersi da prima a Trieste, dove vengono ben accolti dall'impero austriaco, in seguito si postano definitivamente a Vienna ove svolgono tuttora la loro attività. I due rami mechitaristi svolgono attività simili, ma si può dire che il ramo viennese è meno attento alle posizioni teologiche-canoniche della Curia Romana rispetto a quello veneziano. L'Ordine, coerentemente con i suoi principi, ha dato un importantissimo contributo allo sviluppo culturale del popolo armeno. Nel 2000 i due rami si sono ricongiunti, riportando l'Ordine all'originaria unità e, nel 2002, l'ordine contava 10 monasteri e 35 religiosi, 28 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.mekhitar.org/ita/mekhitarSebaste.shtml

 

Congregazione Mechitarista di Venezia

L'istituto venne fondato nel 1700 a Costantinopoli dal monaco armeno Mechitar e venne eretto in ordine monastico a Modone, in Morea, nel 1701. Sottoposto originalmente alla regola antoniana, l'orine adottò nel 1711 la regola benedettina: venne approvato dalla Santa Sede nel 1712 sotto papa Clemente XI. Costretti dai Turchi ad abbandonare il Peloponneso, i monaci si stailirono nel 1717 a Venezia, dove edificarono il monastero di San Lazzaro degli Armeni. Nel 1773 dalla congregazione si separarono alcuni monasteri austriaci che diedero vita a una congregazione autonoma con sede a Vienna: la riunificazione è avvenuta nel 2000.

 

Ordine di San Paolo Primo Eremita

L'ordine fu fondato all'inizio del secolo XIII in Ungheria, in seguito al movimento di riscoperta della vita eremitica, che coinvolse tutta l'Europa nei secoli XI-XII. Fondatore dell'Ordine fu il beato Eusebio, canonico di Esztergom, che organizzò la prima comunità di Paolini, raccogliendo gli eremiti che vivevano nelle foreste dell'Ungheria e della Croazia. La loro vita monastrica si modellò sulla regola di Sant'Agostino. Il nome deriva, però, dall'aver scelto, quale proprio patrono San Paolo di Tebe, detto "primo eremita". L'Ordine dei Paolini, come suddetto, nacque Ungheria. Il vescovo di Pecs, Bartolomeo, benedettino dell'abbazia di Cluny, tra il 1215 e il 1225, sul monte Patacs, fondò un convento - eremo, dedicato a San Giacomo. Il vescovo Bartolomeo diede a questi eremiti la propria regola.Nel 1250 i due conventi, fondati dal vescovo Bartolomeo e dal Beato Eusebio, si riunirono sotto la guida di ques'ultimo. Nel 1262, grazie all'appoggio di San Tommaso d'Aquino, Eusebio ottenne la benedizione di papa Urbano IV. Solo nel 1308 papa Clemente V confermò per l'Ordine l'uso della regola di Sant'Agostino e, dopo un anno, approvò le prime costituzioni.La sconfitta dell'esercito ungherese a Mohacz nel 1526 e l'avanzata dei turchi che fecero abbattere decine di conventi, bruciarono archivi e biblioteche, e martirizzarono centinaia di monaci, comportò la quasi scomparsa dell'ordine nel Sud-Est dell'Europa. La Riforma protestante comporò l'ulteriore arretramento della presenza dell'Ordine nei paesi Scandinavi e del Nord Europa. La ricostruzione dell'Ordine è stata caratterizzata dalla modifica del suo carattere da contemplativo-eremita a contemplativo-apostolico. La provincia polacca risparmiata tanto dall'avanzata turca, quanto dalla riforma protestante, con il Santuario di Jasna Gora, divenne uno dei centri più forti dell'attivitá paolina. Scopi peculiari dell'Ordine dei Paolini sono:

  1. la contemplazione di Dio nella solitudine;
  2. la coltivazione della preghiera liturgica;
  3. la pratica dello spirito di penitenza;
  4. la diffusione del culto della Madre di Dio;
  5. l'attivitá apostolica;
  6. l'esercizio dei sacramenti, innanzitutto quello della penitenza o confessione;
  7. l'organizzazione di pellegrinaggi, in particolare a piedi e presso santuari mariani.

Al 31 dicembre 2005 l'ordine contava 70 monasteri e 509 religiosi, 317 dei quali sacerdoti. I conventi paolini si trovano in Polonia, Ungheria, Croazia, Ucraina, Bielorussia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Germania, Belgio, Italia, Stati Uniti d'America, Australia, Sudafrica e Camerun. L'Ordine conta circa 500 tra padri e frati, che indossano quale abito una vestite bianca, molto simile a quella dei domenicani in omaggio a San Tommaso d'Aquino.

Sito ufficiale: http://www.paulini.pl/

 

Monaci Studiti Ucraini

L'ordine venne restaurato agli inizi del XX secolo da Andrej Szeptytzkyj (1865 - 1944), metropolita di Leopoli: intendeva così recuperare la spiritualità dei monaci di Studion, modello del monachesimo orientale, distintisi soprattutto nella lotta contro gli iconoclasti, dispersi dagli Ottomani nel 1453. Nel 1994 l'ordine contava 2 monasteri e 19 membri, 6 dei quali sacerdoti. Tra i più illustri eponenti dell'ordine va ricordato il cardinale Lubomyr Husar.

Sito ufficiale: http://www.studyty.org.ua/


Istituto del Verbo Incarnato
E' stata fondata in Argentina il 25 Marzo 1984, dal R. P. Carlos Miguel Buela. L’Istituto del Verbo Incarnato (IVE) è un istituto clericale, la maggior parte dei suoi membri sono sacerdoti, ma vi sono anche religiosi non chierici chiamati fratelli coadiutori. L’Istituto ha due rami, uno di vita apostolica ed un altro di vita contemplativa. Fu aprovato come Istituto di Diritto Diocesano il giorno 8 Maggio 2004, da Mons. Andrea Maria Erba, vescovo della diocesi suburbicaria di Velletri-Segni (Italia). Il 25 dicembre 1988 ha avuto inizio il ramo monastico-contemplativo. Il Carisma dell’Instituto è “l’Evangelizzazione della Cultura”, e consiste nel lavorare in somma docilità allo Spirito Santo e dentro l’impronta di Maria, al fine di elevare per Gesù Cristo tutto ciò che è autenticamente umano, nelle situazioni più difficili e nelle condizioni più avverse. Il fine specifico del nostro istituto è l’inculturazione del Vangelo per prolungare L’Incarnazione del Verbo in “ogni uomo, in tutto l’uomo ed in ogni manifestazione dell’uomo”, d’accordo agli insegnamenti del Magistero della Chiesa. Attualmente esistono cinque monasteri. Il ramo contemplativo è parte integrante dell’Istituto, poiché ha lo stesso Superiore generale. Ogni monastero opera, però, come entità “sui iuris”, cioè con autonomia interna. Il ramo contemplativo maschile si dedica alla vita di preghiera, soprattutto, all’adorazione eucaristica, allo studio, alla ricerca e al cosiddetto apostolato della presenza, la testimonianza che non si basa sulla predicazione, ma sull'essere semplicemente presenti in comunità non cristine. I contemplativi prediligono la cura dei fedeli nei santuari. I monasteri attualmente sono presenti in Argentina, Perù, Spagna, Giordania, Italia.
Sito Ufficiale: www.ivevocazioni.it



4. Frati dell'Ordine Mendicante

 

Ordine di Sant'Agostino

Il 16 dicembre 1243 papa Innocenzo IV promulgò la bolla Incumbit nobis con la quale invitava le comunità di eremiti della Tuscia a riunirsi per costituire un unico Ordine religioso secondo la regola di Sant'Agostino. Nel marzo del 1244, gli eremiti celebrarono un capitolo di fondazione a Roma, ed ebbe così inizio l'Ordine di Sant'Agostino. Il papa ordinò agli eremiti toscani di eleggere un priore generale e di redigere delle costituzioni e, da allora, vennero conosciuti come Eremitani di Sant'Agostino. Il 9 aprile 1256 con la bolla Licet Ecclesiae catholicae, papa Alessandro IV confermava l'unione degli Eremiti di Giovanni Bono (regola agostiniana, 1225), degli Eremiti della Tuscia, degli Eremiti di San Guglielmo (regola benedettina), degli Eremiti di Brettino (regola agostiniana, 1228), degli Eremiti di Monte Favale (regola benedettina), e di altre congregazioni minori nell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino. L'Unione del 1256 rappresentò un grande passo nella riforma della vita religiosa della Chiesa. Con essa il papa voleva porre fine alla confusione derivante dall'elevato numero di piccoli gruppi religiosi. Gli Agostiniani così entrarono a far parte degli Ordini Mendicanti insieme con i Domenicani, i Francescani e altri. L'identità spirituale dell'Ordine aveva pertanto due fondamenti:

  1. La persona di Sant'Agostino.
  2. Il movimento mendicante, attraverso il quale l'Ordine di Sant'Agostino rientrava tra gli Ordini della fraternità apostolica.

Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 448 conventi e 2.803 frati, 2.088 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.osanet.org/

 

Ordine degli Agostiniani Recolletti

L'ordine sorse nel 1588 in Spagna, presso Toledo, per soddisfare l'aspirazione ad una vita di maggiore austerità e raccoglimento (donde l'appellativo "recolletti") di alcuni frati dell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino. Gli agostiniani recolletti iniziarono subito a dedicarsi all'opera missionaria, particolarmente nelle colonie spagnole delle isole Filippine e del Nuovo Regno di Granada (America latina): colpiti dalle leggi antireligiose della Spagna (1835) e della Colombia (1861), poterono in seguito riprendersi. La congregazione dei recolletti, costituita nel 1621, venne resa definitivamente autonoma dall'Ordine di Sant'Agostino nel 1911 da papa Pio X ed elevata ad ordine il 16 settembre 1912. I religiosi dell'ordine sono dediti soprattutto all'insegnamento, anche presso le università filippine di Cebu e Negros. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 200 conventi e 1.156 frati, 922 dei quali sacerdoti.

 

Ordine degli Agostiniani Scalzi

Sorse alla fine del XVI secolo, nel clima di generale rinnovamento che animò la Chiesa cattolica: venne fondato nel 1592, per decreto del capitolo generale dell'ordine, come congregazione riformata dell'Ordine di Sant'Agostino. Diffusasi rapidamente in Italia, Francia, Austria, Boemia e Germania, la congregazione venne approvata e costituita in ordine autonomo nel 1599 con il documento Decet Romanum Pontificem di papa Clemente VIII. Sottoposti alla regola di sant'Agostino, gli Agostiniani Scalzi si dotarono anche di Costituzioni proprie, approvata dalla Santa Sede nel 1610, poi di nuovo nel 1620, e confermate nel 1931. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 27 conventi e 204 frati, 98 dei quali sacerdoti.

 

Ordine dei Frati Minori Cappuccini

L'ordine nacque intorno al 1520 circa, quando il frate francescano osservante Matteo da Bascio - nato nella regione delle Marche, Italia - si convinse che lo stile di vita condotto dai Francescani del suo tempo non era quello che san Francesco aveva immaginato. Egli desiderava ritornare allo stile di vita originario in solitudine e penitenza come praticato dal fondatore del suo ordine.I suoi superiori cercarono di sopprimere queste innovazioni, e fra' Matteo e i suoi primi compagni furono costretti a nascondersi dalle autorità della ChiesaNel 1528, Matteo ottenne, con la mediazione di Caterina Cybo, duchessa di Camerino, l'approvazione di papa Clemente VII con la "Religionis zelus" e gli fu dato il permesso di vivere come un eremita e di andare ovunque predicando ai poveri. Matteo e il gruppo originario furono presto raggiunti da altri ed inizialmente vennero detti "frati minori della vita eremitica" ed a causa dell'opposizione degli Osservanti, si trasformarono in una congregazione, i Frati Minori Eremiti, ramo dei Francescani Conventuali, ma dotati di un proprio vicario.P apa Gregorio XIII, nel 1574, permise all'Ordine di insediarsi in "Francia e in tutte le altre parti del mondo e di erigervi case, luoghi, custodie e province", autorizzandone, nei fatti, la diffusione al di fuori d'Italia.Pur mantenendo fede al voto di povertà radicale, i cappuccini si erano andati dimostrando ottimi predicatori e questo, visti anche i rapporti iniziali con il Ramo conventuale, portò ad una "conventualizzazione". Dalla seconda metà del 1700 alla fine del 1800, l'ordine visse un momento di crisi. Basti pensare che tra il 1787 ed il 1847 non si tenne il capitolo generale dell'ordine, l'assemblea generale di tutti i responsabili delle province in cui era diviso l'ordine. Queste difficoltà furono dovute più a motivazioni politico-sociali che religiose. La Rivoluzione Francese e le esperienze simili in altri stati europei portano alla soppressione i conventi ed anche di intere province. Nonostante le difficoltà agli inizi del '900 i Cappuccini erano circa 9.500 ed alloggiavano in oltre 600 case. Il capitolo generale del 1884 aveva del resto deciso di riacquistare molti dei conventi che erano andati perduti nel corso del secolo precedente e venne approvata una nuova regola. La precedente era del 1643. Il XX è stato, un po' per tutti gli ordini religiosi, il secolo del ritorno alle origini e dell'apertura alle novità del mondo contemporaneo. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 1.614 conventi e 11.227 frati, 7.036 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.db.ofmcap.org/ofmcap/s2magazine/index1.jsp?idPagina=1

 

Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani)

L'ordine venne fondato da Domenico di Guzmán (1170-1221), canonico regolare di Osma: nel 1203 accompagnò il vescovo Diego di Acevedo in una missione diplomatica per conto di Alfonso VIII di Castiglia presso Valdemaro II di Danimarca. Durante il viaggio di ritorno, attraversando la Linguadoca, ebbe modo di rendersi conto della grande diffusione dell'eresia albigese e decise di unirsi ai legati inviati da papa Innocenzo III per ricondurre quegli eretici in seno alla Chiesa cattolica.Con l'aiuto del vescovo di Tolosa Folco, nel 1215 riunì alcuni compagni che intendevano essere predicatori come lui e li iniziò alla vita religiosa: l'ordine ricevette una prima approvazione ufficiosa da papa Innocenzo III e venne solennemente riconosciuto dal suo successore, Onorio III, il 22 dicembre 1216. Dopo l'approvazione ufficiale del papa i frati Predicatori si diffuse in tutta Europa, principalmente nelle città dove stanno sorgendo le prime università, dunque Bologna e Parigi, le quali riceveranno un forte sviluppo anche grazie ai frati predicatori. L'ordine promosse la diffusione della pia pratica del santo Rosario. Si possono riassumere le componenti della vita domenicana, già concepita in questi termini nel XIII secolo, in:

  1. predicazione del Vangelo
  2. vita comune
  3. liturgia
  4. vita regolare (voti di obbedienza, povertà e castità, nonché osservanze regolari)
  5. studio

Questi elementi sono inoltre legati fra loro in maniera armonica grazie ad una intuizione di Domenico: la dispensa. Questa fa sì che un superiore possa dispensare temporaneamente un frate dall'osservanza di una qualche regola proprio per favorire una predicazione più efficace.
Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 615 conventi e 6.077 frati, 4.495 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.domenicani.it/welcome.html

 

Ordine dei Fratelli di Betlemme

Venne fondato nel 1658 in Guatemala dal terziario francescano canarino Pedro de San José de Bethencourt (1619-1667) come confraternita per l'evangelizzazione degli indios e l'assistenza ai poveri, agli ammalati ed all'infanzia abbandonata. La corona spagnola approvò la fondazione il 2 maggio del 1667, concedendo ai membri di erigere a La Antigua l'ospedale di Nuestra Señora de Belén. Sotto la guida di fratel Antonio de la Cruz, succeduto al Betancur come superiore generale della fraternità, i betlemiti si trasformarono in ordine religioso mendicante di voti solenni sottoposto alla regola agostiniana: l'istituto venne approvato da papa Innocenzo XI con la bolla del 26 marzo 1687 e poi definitivamente da papa Clemente XI il 3 aprile 1710. Scomparsi nel 1820, la spiritualità betlemita venne recuperata da madre Encarnación Rosal (1815-1886), che nel 1861 fondò l'istituto femminile delle Figlie del Sacro Cuore Betlemite. Il ramo maschile venne ripristinato nel 1984 da papa Giovanni Paolo II, che nel 2002 ne canonizzò il fondatore. Al 31 gennaio 2005, l'ordine contava 2 conventi e 7 frati.

 

Ordine dei Carmelitani Scalzi

Il 24 agosto 1562 Santa Teresa d'Avila fondò un primo monastero femminile di tipo eremitico, dedicato a San Giuseppe, con lo scopo di dare inizio ad una riforma dell'ordine carmelitano riportandolo alla Regola del 1247.Nel 1566 la santa ottenne da padre Giovanni Rossi, padre generale dei carmelitani che aveva ricevuto da papa Pio V l'incarico di riformare l'ordine, l'autorizzazione a fondare due conventi maschili di frati detti "riformati" o "scalzi". Teresa affidò al giovane frate Giovanni della Croce l'incarico di fondare il primo dei conventi maschili a Duruelo. Quattro anni più tardi le molte vocazioni avevano già permesso la fondazione di un collegio ad Alcalá de Henares per lo studio della riforma (diretto dallo stesso Giovanni della Croce) e di altri due conventi ad Altomira e a La Roda-Cuenea.Nel 1593 papa Clemente VIII diede totale autonomia al nuovo ordine separandolo definitivamente dall'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo. I Carmelitani Scalzi uniscono alla vita contemplativa, condotta a imitazione della Vergine, la pratica di opere di apostolato, soprattutto missionario. Alla fine del 2005 l'ordine contava 572 case con 4067 religiosi (dei quali 2655 sacerdoti).

Sito ufficiale: http://www.carmelitaniscalzi.com/

 

Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo (Carmelitani)

Il Carmelo, fin da subito ha acquisito i suoi due elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria. Dal profeta ha ereditato il desiderio di interiorizzarne la Parola nel cuore per testimoniarne la presenza nel mondo; con Maria si impegna a vivere con la stessa profondità di unione a Cristo che caratterizzò la Madonna.A causa delle incursioni dei saraceni, attorno al 1235 i frati dovettero abbandonare l'oriente per stabilirsi in Europa: il loro primo convento fu quello di Messina, in località Ritiro.Ben presto ai frati si affincarono alcune donne, che nel 1452 diedero vita a vere e proprie comunità monastiche.Papa Eugenio IV nel 1432 mitigò il rigore della regola primitiva: ciò fu causa di raffreddamento dell'ideale di vita e di rilassamento dei costumi,Le successive tendenze a un ritorno al primitivo rigore determinarono varie riforme (quelle di Mantova, di Albi).Malgrado le divisioni, nei secoli, l'Ordine Carmelitano continuò la sua crescita. Grande sviluppo si ebbe anche tra i laici con l'istituzione del Terz'Ordine Carmelitano e delle Confraternite dello Scapolare del Carmine. A partire dal Concilio Vaticano II, i Carmelitani hanno riscoperto il connubio tra dimensione contemplativa e diaconia, servizio in mezzo al popolo. I Carmelitani vivono in fraternità e sono impegnati:

  1. nell'evangelizzazione;
  2. nella cura di centri di spiritualità, quali i santuari mariani;
  3. nella gestione di scuole e nelle parrocchie;
  4. nell'attività missionaria;
  5. nell'impegno nell'opera di "Giustizia e Pace", che si occupa della tutela della dignità umana, soprattutto tra i poveri, gli emarginati, i sofferenti.

Attualmente i Frati carmelitani sono divisi in 20 province, 3 Commissariati Generali, 2 Delegazioni Generali, 2 Comunità di Eremiti e 1 Comunità Affiliata.

Sito Ufficiale: http://www.ocarm.org/ocarm/s2magazine/index1.jsp?idPagina=65

 

Mercedari Scalzi

Nel 1602 il mercedario Juan Bautista González (1554-1616) venne nominato cappellano della chiesa di Nuestra Señora de los Remedios, a Madrid, e ottenne dal Maestro Generale dell'ordine, Alonso Monroy, l'autorizzazione a stabilirvi (8 maggio 1603) una casa di recollezione (ovvero di raccoglimento) e a introdurvi una regola di vita più austera: fu lo stesso Generale a redigere gli statuti da osservarsi nel nuovo convento, i quali vennero approvati da papa Paolo V nel 1606. Grazie anche al sostegno economico di Beatriz Ramírez de Mendoza, contessa di Castellar, la riforma scalza dei Mercedari si diffuse rapidamente e venne introdotta in numerosi conventi delle province di Castiglia, Andalusia e Sicilia, che continuavano però ad essere legati all'Ordine della Mercede: il 26 novembre del 1621 papa Gregorio XV concesse agli Scalzi la facoltà di eleggersi un Superiore proprio, rendendoli così autonomi dai Mercedari dell'antica osservanza. Oggi i religiosi si dedicano soprattutto all'istruzione e all'educazione della gioventù. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 50 frati, 40 dei quali sacerdoti, in 11 conventi presenti in Spagna e nella Repubblica Dominicana: il Superiore Generale dei Mercedari Scalzi risiede presso la casa di Las Rozas, vicino a Madrid.

 

Ordine di Santa Maria della Mercede (Mercedari)

Pietro Nolasco nacque verso il 1180 a Mas-Saintes-Puelles nei pressi di Tolosa (Francia), ma la sua famiglia ben presto si trasferì a Barcellona (Spagna). In questa città Pietro divenne mercante. Nei primi venti anni di vita Pietro, avendo nei suoi viaggi visto la condizione di molti schiavi cristiani, si dedicò, con alcuni compagni, alla liberazione di quei fratelli oppressi. Questo gruppo iniziale di compagni era formato unicamente da giovani laici. Dopo quindici anni passati nel realizzare questa opera di misericordia, Pietro e i suoi amici costatarono che il numero di schiavi cristiani aumentava. Nella notte del 1º agosto 1218 Pietro ebbe una visione della Vergine Maria e decise di riunire i suoi compagni in un Ordine religioso. Tale visione fu vissuta anche dal Re Giacomo I e da Raimondo di Penafort suo confessore. L'Ordine venne approvato dalla Chiesa con la bolla Devotionis Vestrae di papa Gregorio IX, nel 1235. Il Nolasco iniziò la raccolta dei fondi per il riscatto degli schiavi. Molto lo aiutarono i laici che, pur non facendo parte dell'ordine, consegnavano i loro beni per la redenzione degli schiavi e si davano anche alla raccolta delle elemosine. Da questi nasceranno poi la Confraternita e Terz'Ordine della Mercede. Pietro Nolasco pensò anche ad estendere l'Ordine fondando altri conventi negli stati appartenenti al re di Aragona e nel sud della Francia, così nel 1245 si potevano contare 15 case con oltre 100 religiosi. Dalla fine del XII secolo il metodo più comune per dare la libertà agli schiavi cristiani fu la redenzione, che consisteva nel pagare un riscatto al padrone dello schiavo.I fondi erano ottenuti con le elemosine che raccoglievano i religiosi e i laici, gli "operai della redenzione".Furono circa 52.000 gli schiavi riscattati attraverso l'esborso di enormi somme di denaro ai padroni musulmani.In seguito alla spedizione di un gruppo di religiosi nel 1514 si fondò il primo convento mercedario in Santo Domingo, che fu il punto di arrivo e il centro di espansione missionaria verso altre regioni del continente americano.I Mercedari presero, spesso, la difesa dei popoli indigeni, denunciando i soprusi degli spagnoli alle competenti autorità. L'espansione dei Mercedari in America fu abbastanza rapida in tutta la parte centrale e meridionale di quel continente, seguendo le avanzate dei vari conquistatori spagnoli. L'Ordine della Mercede, che all'inizio del XIX secolo in Europa era presente in Spagna, in Italia e in Francia, subì le conseguenze delle leggi soppressive delle organizzazioni religiose, arrivando al quasi totale annullamento della presenza nel vecchio continente e alla totale scomparsa in Francia. I movimenti indipendentisti dal dominio spagnolo, in America Latina, non furono meno funesti per la sorte dei Mercedari, determinando la soppressione di molti conventi e il crollo del numero dei religiosi. Oggi, l'Ordine è impegnato nella liberazione dalle nuove forme di schiavitù spirituale, psicologica, economica e sociale. Svolge la sua attività:

  1. nelle carceri, con iniziative di prevenzione o di sostituzione al carcere e di aiuto post-carcerario;
  2. nell'impegno per i rifugiati, i bambini e i giovani emarginati, i perseguitati, in modo particolare per coloro che non possono esprimere in libertà la loro fede;
  3. nella evangelizzazione missionaria per realizzare la liberazione dalle nuove forme di schiavitù economica e culturale che si manifestano nei cd. "paesi in via di sviluppo";
  4. nella cura delle parrocchie, specialmente nelle zone di maggiore emarginazione.

Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 156 conventi e 720 frati, 501 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.mercede.it/public/index.php

 

Ordine dei Minimi

Deriva il nome dall'estrema umiltà del suo fondatore, che, ispirandosi all'eponimo-omonimo san Francesco d'Assisi, fondatore dell'Ordine dei Frati Minori, ne ha voluto rimarcare il carattere di soggezione alla volontà di Dio e di servizio ai fratelli più bisognosi, senza alcun margine per l'affermazione o soddisfazione personale nella vita terrena. Motto del fondatore e, quindi, anche dell'Ordine, è Charitas, parola latina traducibile sia in carità sia in amore, come valore indispensabile a far sì che la fede non sia vuoto ritualismo, bensì modo di vivere operando concretamente per il bene spirituale e materiale degli uomini. San Francesco di Paola, sull'esempio del Poverello d'Assisi, coerente con tale umiltà, non volle mai accettare i voti sacerdotali, rimanendo un semplice frate.
Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 44 conventi e 180 frati, 105 dei quali sacerdoti.

Sito Ufficiale: http://www.ordinedeiminimi.it/

 

Ordine dei Frati Minori

L'Ordine, che oggi porta l'antico nome di Frati Minori, è il frutto della unificazione di varie riforme francescane (Osservanti, Riformati, Recolletti, Scalzi), operata da papa Leone XIII con la bolla Felicitate quadam il 4 ottobre 1897. A seguito delle soppressioni degli Ordini religiosi che vari governi avevano messo in atto nel corso del XIX secolo in Europa, riducendo enormemente il numero di membri di ogni famiglia religiosa, il papa ritenne oppornuto riunificare le diverse "osservanze" minoritiche che già erano sottoposte, tramite propri vicari, al Ministro generale degli Osservanti ed erano uscite dalle soppressioni pesantemente ridimensionate. Conventuali e Cappuccini, che erano ordini autonomi con Ministro generale proprio, non furono interessati dal provvedimento. Al 1º gennaio 2005, i francescani OFM professi di voti perpetui erano 13.567 (dei quali 7 cardinali, 11 arcivescovi, 94 vescovi, 10.559 sacerdoti, 63 diaconi permanenti e 551 candidati al sacerdozio e 2.282 fratelli laici), i professi di voti temporanei 1.766 ed i 462 novizi, per un totale di 15.795 membri. Rispetto al 2003 l'ordine aveva perduto 39 fratelli.

 

Ordine dei Frati Minori Conventuali

San Francesco d'Assisi con i suoi primi compagni si presenta a papa Innocenzo III nel 1209, ottenendo un'approvazione orale della loro forma di vita evangelica. In forza di questo assenso (che permetteva ai penitenti di Assisi anche di predicare la penitenza), la fraternità si espande notevolmente fino a diventare la Religio dei Frati Minori di cui parla Francesco nelle ultime stesure della Regola. All'inizio del XVI secolo, papa Leone X, constatata l'impossibilità di far convivere sotto una stessa regola ed un medesimo governo gli Osservanti ed i Conventuali, con la bolla Ite vos (29 maggio 1517), fuse tutti i gruppi riformati nell'Ordine dei Frati Minori della Regolare Osservanza: gli altri andarono a costituire l'Ordine dei Frati Minori Conventuali, sotto la guida di un Maestro Generale. La separazione tra i due gruppi fu confermata anche da papa Leone XIII, che con la bolla Felicitate quadam (4 ottobre 1897) riorganizzò gli ordini francescani. La famiglia dei Frati Minori Conventuali si considera in continuità storica e spirituale l'originario Ordo Minorum fondato da san Francesco: si ispira, quindi e si sente particolarmente legata a tutte le figure di santità che l'Ordine, ancora indiviso, ha potuto esprimere. Oggi i Frati Minori Conventuali vestono un abito nero - nei paesi in cui hanno subito le soppressioni - con cappuccio e mozzetta-scapolare; mentre nelle terre di missione stanno cominciando a recuperare l'antico colore dell'abito francescano: grigio cinerino. Continuano a custodire, tra l'altro, la Basilica di San Francesco ed il Sacro Convento di Assisi ed il loro principale centro di studi è la Facoltà Teologica di San Bonaventura, a Roma; tra i centri di formazione e di cultura ci sono anche, tra gli altri, l'Istituto Teologico Sant'Antonio Dottore di Padova e lo Studio Generale di Rensslear, negli Stati Uniti. La curia generalizia dell'Ordine ha sede a Roma, presso il Convento dei Santi XII Apostoli. Al 1º gennaio 2005, l'ordine contava 4.639 religiosi (dei quali 14 vescovi, 2.914 sacerdoti e 10 diaconi permanenti), e 654 case raggruppate in 36 province: erano presenti in 60 nazioni (5 africane, 17 americane, 8 asiatiche, 29 europee ed in Australia).

Sito ufficiale: http://www.ofmconv.org/

 

Ordine Ospedaliero di San Giovanni Di Dio (Fatebenefratelli)

L'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio (in latino Ordo Hospitalarius Sancti Ioannis de Deo) è un istituto di vita consacrata cattolico: i frati di questo ordine mendicante, detti popolarmente Fatebenefratelli, pospongono al loro nome le sigle O.H. o F.B.F. Il nome Fatebenefratelli nasce dall'abitudine del fondatore e dei primi compagni di invitare i benefattori a collaborare economicamente alle opere di carità dell'ordine dicendo: «Fate del bene a voi stessi, fratelli, per amore di Dio». Sino alla morte di Giovanni, i suoi discepoli avevano formato gruppi privi di una vera e proria organizzazione. Solo a partire dal 1572 divennero una comunità religiosa vera e propria. Fecero propria la Regola di Sant'Agostino e professarono i voti di povertà, castità ed obbedienza, nonché un quarto voto di assistere gli infermi.Il merito di aver avviato la diffusione dei Fatebenefratelli fuori dalla Spagna fu di fra Pietro Soriano, che nel 1571 ne aveva guidato un piccolo gruppo nella battaglia di Lepanto, organizzandovi l'assistenza infermieristica sulle galee. Col Breve Etsi pro debito, nel 1586, papa Sisto V, concesse ai Fatebenefratelli l'elevazione ad ordine religioso. I Fatebenefratelli si dedicano all'assistenza ai malati e ai bisognosi.Oltre alle cure, alla riabilitazione, all'accompagnamento per i malati o per gli emarginati, compito dell'ordine è anche quello di promuovere l'evangelizzazione, seppur partendo dall'accoglienza e non dalla predicazione.Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 220 conventi e 1.318 frati, 137 dei quali sacerdoti.

 

Servi di Maria (Serviti)

L'Ordine dei Servi di Maria, anche detti Serviti, in latino Ordo Servorum Beatae Virginis Mariae (sigla O.S.M.), è un ordine mendicante della Chiesa cattolica. Venne fondato, probabilmente nel 1233, da un gruppo di sette persone, poi conosciuto come i sette santi fondatori.papa Benedetto XI, domenicano, nel 1304, con la bolla Dum levamus approva la Regola e le Costituzioni del Servi di Maria. L'Ordine conta, all'epoca, circa 250 frati, 27 conventi in Italia e in 4 in Germania.Il XVI secolo per l'Ordine è un secolo tormentato perché risente della riforma luterana, 1517.Pochi anni dopo la riforma luterana, in Germania, molti conventi dell'Ordine furono soppressi. L'Ordine fu, anche, presente al Concilio di Trento con i propri priori generali. Tra il 1548 ed il 1580, si procedette alla revisione delle Costituzioni dell'Ordine.Fra Lelio Baglioni, priore generale dal 1590 al 1597, iniziò la riforma dell'Ordine attuata con l'istituzione della Congregazione eremitica di Monte Senario. Papa Innocenzo X, nel 1652, con la costituzione Instaurandae regularis disciplinae, impone una riforma forzata a tutti gli ordini religiosi. Per i Servi di Maria ciò comporta la soppressione di 102 conventi sui 261 allora esistenti. In questo secolo oltre ai frati ai diffondono anche le monache ed il Terz'Ordine, e si hanno i primi tentativi di diffusione dell'esperienza degli Eremiti di Monte Senario (1614-1623). Negli ultimi trent'anni del Settecento, l'Ordine conosce una serie di soppressioni di conventi che portano alla decimazione della sua presenza in Europa, prima nei territori dell'impero austro-ungarico, poi in Francia ed infine in Italia. A questo si aggiunse, nel 1778, per disposizione del Papa, la soppressione della Congregazione eremitica di Monte Senario.Il 1815 segna l'avvio di una ripresa dell'Ordine, che però si dimostra molto precaria.Per un Ordine di scarse dimensioni come i Serviti, le leggi di soppressione del governo unitario italiano tra il 1848 e il 1867 rischiarono di essere fatali. Ma la canonizzazione dei sette fondatori nel 1888, grazie all'intervento di papa Leone XIII, diede nuova speranza all'Ordine. In questo perido, infatti, nascono molte Congregazioni religiose di suore Serve di Maria che chiedono di essere unite all'Ordine, tra cui le Mantellate Serve di Maria. Il ramo maschile inizia con difficoltà a riprendersi, quello femminile, invece, superata la sola dimensione monastica, comincia con decisione la sua diffusione. Il XX è il secolo della massima diffusione geografica dell'Ordine, ormai presente in tutti e cinque i continenti. Dopo il Concilio Vaticano II, l'Ordine iniziò la riforma degli Statuti, conclusa nel 1987. Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 161 conventi e 888 frati, 647 dei quali sacerdoti. Gli elementi essenziali della spiritualità dei Serviti sono:

  1. il servizio
  2. la devozione alla Vergine Maria, in particolare con il titolo di Addolorata
  3. la vita fraterna
  4. l'invito alla conversione.

I Serviti, a differenza di altri ordini, come i Trinitari, che si dedicano alla liberazione dalla schiavitù, o i Missionari Comboniani del Cuore di Gesù, che si dedicano all'attività missionaria, in particolare in Africa, non svolgono un servizio specifico. In genere intendono il servizio come:

  1. accoglienza dei fratelli, specialmente dei più bisognosi;
  2. impegno apostolico, in particolare quello missionario;
  3. studio ed impegno di avere con tutti "solo rapporti di pace, di misericordia, di giustizia e di amore costruttivo".
Sito ufficiale: http://www.servidimaria.org/

 

Terzo Ordine Regolare di San Francesco (TOR)

Accanto alla fondazione degli ordini dei Frati minori e delle Clarisse, san Francesco d'Assisi si premurò di redigere delle istruzioni per i laici che intendevano partecipare della vita e della spiritualità del suo Ordine e che andarono a costituire il Terzo Ordine di San Francesco (T.O.F.), detto anche Ordine Francescano della penitenza: videro così la luce la Prima Lettera ai fedeli penitenti (1215), la Seconda Lettera ai fedeli penitenti ed il Memoriale propositi o Regola antica (1221).La regola di questo movimento laicale venne elogiata da molti papi e venne approvata definitivamente da Niccolò IV con la bolla Supra Montem del 18 agosto 1289.Accanto ai penitenti che decisero di rimanere nel secolo, nel corso del '200 nacquero spontaneamente delle comunità di terziari, desiderosi di un impegno maggiore verso la pratica dei consigli evangelici: il Terzo Ordine di San Francesco si divise così in Terzo Ordine Secolare (abbreviato in T.O.S., chiamato dal 1978 Ordine Francescano Secolare, O.F.S.) ed in Terzo Ordine Regolare.Papa Bonifacio VIII, con la bolla Cupientes cultum dell'11 luglio 1295, approvò ufficialmente lo stile di vita comunitaria e l'attività pastorale esercitata dai Terziari regolari,I francescani del TOR oggi sono presenti in Italia, Croazia, Spagna, Francia, Germania, Stati Uniti d'America, India, Sudafrica, Sri Lanka, Brasile, Paraguay, Messico, Perù, Svezia, Bangladesh e Filippine: si dedicano soprattutto alla pastorale nelle parrocchie, alle opere di misericordia per i bisognosi, all'educazione della gioventù, alla catechesi, alla predicazione, all'attività missionaria e all'apostolato della stampa.Alla fine del 2005 l'ordine contava 198 conventi e 883 frati, 569 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.francescanitor.org/archivio/porta.html

 

Ordine della Santissima Trinità (Trinitari)

L'ordine venne fondato dal francese Giovanni de Matha (1154-1213), con una propria Regola, e approvato da papa Innocenzo III nel 1198 con la bolla Operante divine dispositionis. Cofondatore dell'ordine è considerato Felice di Valois, compagno di Giovanni di Matha nel deserto di Cerfroid, presso Meaux: a Cerfroid, infatti, si stabilì la prima comunità trinitaria che è considerata la "casa madre" dell'Ordine.Giovanni di Matha intendeva fondare un nuovo e originale progetto di vita religiosa, con aspetti profondamente evangelici, nella Chiesa, unendo il culto alla Trinità e la liberazione dalla schiavitù.La riforma dell'Ordine fu attuata da san Giovanni Battista della Concezione (1561-1613) e prese il nome di "trinitari scalzi". Dopo il Concilio Vaticano II, l'Ordine Trinitario ha iniziato un forte processo di rinnovamento. Le nuove Costituzioni, approvate nel 1983 e confermate dal Vaticano nel 1984, hanno raccolto il carisma originario, aggiornandolo al mutare dei tempi e definendo gli elementi essenziali dell'identità trinitaria:

  1. la Santissima Trinità quale fonte inesauribile della carità che si traduce nel servizio della redenzione e misericordia.
  2. la vocazione trinitaria come la chiamata ad essere testimoni di Cristo, mostrando che il Dio di Gesù è amore, libertà, comunione, Trinità.
  3. il servizio di liberazione realizzato in vari modi: ascoltando le nuove forme di schiavitù (prostituzione, alcolismo, tossicodipendenza ecc.); assistendo i cristiani dubbiosi; svolgendo il compito di evangelizzazione, sia in paesi di missione come nei paesi di tradizione cristiana; partecipando alla liberazione degli indigenti dalla condizione di povertà.

Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 102 conventi e 585 religiosi, 388 dei quali sacerdoti.

Sito ufficiale: http://www.trinitari.org/

 

Piccoli Fratelli e Sorelle della Via
E' una giovane comunità religiosa di frati e di suore che con gioia, in semplicità e in povertà si sforzano di annunziare la lieta novella del Vangelo con le parole e l'esempio di vita evangelica ovunque c'è bisogno, viaggiando di totale provvidenza in tutto il mondo «senza pane, senza bisaccia e senza soldi» (cfr Lc 9,3). La comunità, iniziata da tre frati ed una suora, ha sia un ramo maschile e sia un ramo femminile (che operano insieme, ma risiedono in clausure proprie e separate) si è costituita nel 2009 dopo alcuni anni di cammino sotto la guida del Vescovo di Lamezia Sua Ecc.za Mons. Luigi A. Cantafora, dal quale hanno ricevuto l'approvazione di diritto diocesano dello Statuto il 4 ottobre 2009. Lo stesso vescovo ha indicato il nome della comunità sulla base del versetto di At 9, 1-2: «Saulo [...] spirando ancora minacce [...] chiese lettere [...], al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato uomini e donne appartenenti a questa Via» (At 9, 1-2; cfr At 19, 9.23). Per via si intende la condotta e la dottrina della comunità dei credenti, che assume - rispetto all'uso dell'Antico Testamento - un valore nuovo di conformità a Cristo «Via,Verità e Vita» (Gv 14,6) e di movimento, "in cammino", verso le realtà celesti. Lavorando "Vangelo alla mano" per le vie del mondo, i fratelli della comunità si sforzano di essere sempre più conformi a questa Via di nome Gesù, per riuscire nel nome del Signore a distogliere sempre più persone da strade e "vie" sbagliate. Il modo di vivere della comunità è riassunto dal motto: “Orare, laborare et Evangelium praedicare!” cioè “Pregare, lavorare e il Vangelo predicare!". La comunità si impegna dunque a formarsi e nutrirsi con la meditazione e la preghiera quotidiana (cfr At 2,46), il lavoro manuale (cfr 2Ts 3,8) e annunziando il Vangelo ovunque ce ne sia bisogno, a cominciare dalle strade (cfr Mt 22,8-10) e dai luoghi di sofferenza e di abbandono (cfr Mt 25,34-40), fino alle missioni nei paesi poveri (cfr Mc 16,15).
Sito ufficiale: http://www.piccolifratelliesorelledellavia.net/

Sito vocazionale: http://www.vocazione.altervista.org/