MEDIAEDUCATION - Mondo Voc giugno-luglio 2013                                       Torna al sommario

 

 

 

IL  SOCIAL READING: UN NUOVO TRAGUARDO PER VIVERE LA FEDE 


“Socializzare” la lettura della Bibbia

Una nuova frontiera per conoscere le Sacre Scritture e alimentare le vocazioni


Il sillogismo è presto fatto. Se la vocazione missionaria è testimonianza della Parola di Dio e la Parola di Dio è scritta nella Bibbia, la vocazione missionaria è testimonianza della Bibbia. La testimonianza può assumere tante forme. È azione, è comunicazione, ma può essere anche partecipazione. In che modo? Grazie ai social media e, perché no, al social reading.


di Novella Caterina


Sacra_scrittura“In cammino verso una meta importante della vita” è stato il filo conduttore degli ultimi numeri di Mondo Voc. Che sia al sacerdozio, alla famiglia, all’apostolato laico, il percorso nasce sempre da una vocazione.


Ognuna di queste strade ha un comune denominatore che è quello di testimoniare l’insegnamento di Dio e la sua presenza nella vita degli uomini. In altre parole, la risposta ad ogni vocazione è il modo in cui la Parola del Signore viene comunicata e manifestata attraverso le opere. Una Parola che ha la sua fonte conoscitiva nella Bibbia.

 


Il canovaccio di ogni vocazione

Restare fedeli al suo testo è il modo per assicurarsi di compiere correttamente la missione che Dio assegna a ciascuno, negli ambiti più disparati. Condividere il proprio viaggio nel Testo Sacro è invece una maniera per moltiplicare le vocazioni, facendo riflettere ognuno sulla propria - in alcuni casi aiutando addirittura a scoprirla – e creando una sorta di lievito vocazionale tra la gente.

 


Una nuova esperienza di conoscenza

webLa condivisione è il paradigma tipico dell’epoca in cui viviamo. Non basta comunicare, occorre partecipare. Questo vale anche per la dottrina religiosa che, ai giorni d’oggi, non può più essere un sapere dispensato in modo unidirezionale dal sacerdote al popolo dei fedeli, ma deve essere un percorso vissuto insieme, interiorizzato con consapevole e interattiva esegesi.


Internet e i social media sono gli strumenti più adatti in quest’ottica. Le occasioni che essi offrono per raggiungere la gente sono le più disparate e la Chiesa ha dato prova molte volte di saperle utilizzare - a fini evangelizzatori - nel modo più proficuo, restando al passo con i tempi. Da ultimo, l’approdo su Twitter di Papa Benedetto XVI ha aperto le porte ad un nuovo modo di parlare di Dio e divulgare il suo Verbo, per arrivare davvero a tutti, ai giovani soprattutto che di questo strumento fanno uso quotidianamente. Ma c’è dell’altro. Un’esperienza non ancora sondata, dalle potenzialità enormi, anche per sostenere le vocazioni e rivalutare il ruolo del laicato nell’attività missionaria. Si tratta del social reading, un modo di “socializzare i libri” e socializzare sui libri, mettendo a disposizione di altri lettori le proprie riflessioni, le proprie note, direttamente sulle pagine digitali.

 


Per capire e capirsi

web_2Immaginate cosa accadrebbe se oggetto di questa lettura condivisa fosse la Bibbia. Il più grande libro mai scritto. Sarebbe un’esperienza straordinariamente innovativa oltre che efficace. Sarebbe un modo per capire, da un lato, come le persone - e i giovani in particolare -ne percepiscono il fascino, dall’altro, come si possa costruire insieme ai fedeli un percorso di conoscenza della stessa. Non più soltanto spiegarla e avvicinare così al Verbo, ma lasciare che i destinatari della Parola del Signore possano partecipare attivamente alla sua comprensione e quindi alla divulgazione. Sentirsi attori e interpreti, non solo spettatori, è il modo migliore per scoprire il messaggio che Dio ha voluto inviarci attraverso i Testi Sacri. Un messaggio che è il motore di ogni vocazione, è ciò che alimenta la missione di ogni uomo, sia che abbracci la vita consacrata, sia che fondi una famiglia, sia che decida di impegnare la propria vita per aiutare gli altri.

 

L’attività missionaria tutta si concretizza con le opere ma anche attraverso le parole. Evangelizzare significa portare Dio tra le gente con l’impegno nel sociale, nei campi della politica, della cultura, dell’economia. Significa però anche divulgare la Parola e permettere che arrivi ad ogni popolo, ad in ogni realtà. Quale mezzo più veloce se non la rete? Quale esperienza più coinvolgente se non quella della socializzazione?

 

 


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