11 novembre 2012
Il Card. Filoni ai seminaristi di Owerri: preparatevi ad essere gli araldi della Nuova Evangelizzazione
Futuri sacerdoti, nuovi araldi
“La vocazione di diventare o essere un prete – ha detto il Cardinale - non è una scelta che ognuno di noi ha fatto, ma si tratta di una chiamata del Signore stesso che abbiamo accettato e a cui abbiamo risposto con il nostro ‘sì’… il lavoro del seminario è quello di aiutare a fare esperienza dell'azione dello Spirito Santo e a capire le cose dello Spirito di Dio. È necessario entrare in un rapporto intimo con lo Spirito Santo, affinché le intenzioni del Signore su di voi diventino chiare”.
Proseguendo nella sua omelia, il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha sottolineato che “il Seminario deve essere una scuola di sapienza e santità” e che gli anni della formazione devono preparare gli “araldi della Nuova Evangelizzazione”, che attraverso nuovi metodi e rinnovato entusiasmo, presentino il messaggio evangelico “non come una storia o un'idea o una ideologia, ma come un evento, una persona, cioè Gesù Cristo, morto e risuscitato il terzo giorno”. La formazione in Seminario si basa su quattro pilastri: umana, accademica, spirituale e pastorale. “Ognuna è importante” ha sottolineato il Card. Filoni, che si è soffermato in particolare sulla formazione umana e sull’importanza della maturazione, “per diventare per gli altri un ponte per l’incontro con Cristo”.
“Se la gente ci ascolta – ha proseguito il Card. Filoni -, non sarà perché indossiamo un collarino o perché pensiamo di essere persone importanti, ma ci ascolteranno solo perché siamo testimoni di colui che professiamo come nostro Signore e Maestro, Gesù Cristo. A tal fine, la comunità del seminario deve essere un luogo in cui la fede, nella sua pienezza e autenticità è professata, celebrata, vissuta e pregata. La fede cresce quando è vissuta”.
Prima di esortare i seminaristi a seguire il Signore Gesù senza riserve, e di affidarli alla materna protezione della Vergine Sedes Sapientiae, il Cardinale ha tenuto a sottolineare che “essere cristiano è un dono” e “essere chiamati a seguire il Signore è un privilegio”, quindi “non bisogna avere paura di offrire la propria vita alla sua Chiesa”.
(www.fides.org)