ATTUALITÀ - Mondo Voc agosto-settembre 2014                                  Torna al sommario

 

 

DIFFERENZE E SIMILITUDINI CON L’ITALIA

L'insegnameto della religione in Europa

Obbligatoria, facoltativa o extrascolatisca

 

L'insegnamento della religione nelle scuole è presente in quasi tutti i Paesi d'Europa anche se in forme e modalità differenti. Ecco un breve spaccato sui diversi modelli esistenti.

 

di Mimmo Del Guercio

 

insegnamneto_religione_1In quasi tutti i Paesi d’Europa (ad eccezione della Bulgaria, della Bielorussa e della Francia, escluse le regioni dell’Alsazia e della Mosella) è offerta una qualche forma di insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, secondo due modalità prevalenti: un insegnamento a contenuto confessionale (secondo il proprio credo religioso) in cui le Chiese cristiane hanno un ruolo significativo e un insegnamento modellato sulle scienze della religione gestito dallo Stato.

 

 

Due modelli 

Il primo modello, in cui lo Stato non avanza pretese in materia religiosa ma ritiene che la religione faccia parte del patrimonio storico e culturale del Paese, è quello prevalente negli altri Paesi europei. Il secondo modello è adottato in alcuni Paesi scandinavi e dell'Europa settentrionale.

 


La specificità di Italia e Irlanda 

Da tutti gli altri casi, vanno distinti quelli di Italia e Irlanda. Qui l'ora di religione è definita "facoltativa e confessionale" ma solo per la religione cattolica: non ci sono corsi di altre religioni che si possono seguire. Invece, nel resto dell'Europa la parola "confessionale" ha un valore diverso ed è associata alla praticabilità di corsi di religione anche non cattolica.

 


Obbligatorio e confessionale

religionescuolaCi sono diversi Paesi europei che definiscono l'insegnamento della religione "obbligatorio e confessionale". In questi casi il corso rientra nel piano scolastico ed è di solito curriculare. Tuttavia si può presentare una domanda di esenzione, scegliendo una materia alternativa che viene proposta dalla scuola. L'accezione "confessionale", come accennato, apre alla possibilità di seguire corsi non solo di religione cattolica, ma anche riferiti ad altri culti cristiani.


La Spagna è l'emblema di questo modello. Pur avendo una concentrazione di cattolici che sfiora il 90%, sono diverse le confessioni che nelle scuole pubbliche adottano corsi di religioni alternative.


Stesso discorso per l'Austria, ma qui tra le opzioni si può seguire anche il corso di etica.


Nelle regioni dell'Alsazia e della Mosella in Francia l'insegnamento è circoscritto a corsi confessionali di religione cattolica, protestante o ebraica. C'è la possibilità di essere dispensati per seguire un corso di etica o educazione civica.


Nel Belgio il corso (sempre "obbligatorio e confessionale" per ogni alunno di età compresa tra i 6 e i 18 anni) è detto "filosofico" ed è a cura dei "culti riconosciuti" (cattolici, protestanti, ebrei, ortodossi, anglicani, musulmani, associazioni liberi pensatori). Se non si riconosce in nessuno di essi, l'alunno può essere dispensato e svolgere un corso di morale non confessionale.


religionescuola_2In Germania è obbligatorio e prevede valutazioni rilevanti ai fini della promozione. È confessionale in tutti i Lander (eccetto Berlino, Brandeburgo e Brema), che offrono insegnamento religioso cattolico e protestante, e la maggior parte anche ortodosso ed ebraico. Anche in questo caso, l'alternativa è il corso di etica o di filosofia per chi non sceglie nessuno degli insegnamenti confessionali.


In Lituania ci sono ben nove confessioni tradizionali che hanno il diritto ad istituire corsi di religione "obbligatori" nelle scuole pubbliche.


Ci sono infine, altri due casi di insegnamento della religione "obbligatorio e confessionale" ma, come per Italia e Irlanda, la confessione prevista è solo quella cattolica: Bosnia Erzegovina e Slovacchia (extracurriculare). In entrambi si può chiedere l'esenzione ed iscriversi al corso di etica.

 


Facoltativo e confessionale

Ci sono altri Paesi in cui l'ora di religione è considerata "facoltativa e confessionale" e di solito extracurriculare. Già al momento dell'iscrizione ad un determinato ciclo scolastico vengono prospettate discipline alternative che si possono praticare (senza formulare la domanda di esenzione).


In Portogallo, il paese con più cattolici in Europa (oltre il 90% della popolazione) il corso di religione nella scuola pubblica si chiama "Religione e morale" ed è tenuto da laici approvati dall'autorità sacerdotale: offre un contributo culturale e non un'esperienza di fede. Nel primo ciclo di studi è opzionale e non incluso nell'orario scolastico, poi diventa opzionale e incluso nell'orario scolastico. In alternativa si possono frequentare corsi di religione confessionali purché ci sia un minimo di dieci alunni nella scuola di quella stessa confessione (per ora solo gli evangelici li hanno attivati).


religionescuola_3In Polonia la religione fa media con le altre materie e in alternativa si può seguire un corso di etica oppure di altre confessioni cristiane, che al posto della religione cattolica organizzano l'insegnamento nella scuola pubblica.


Anche in Croazia è considerato "facoltativo e confessionale". Tra le opzioni,  mentre alla scuola elementare non vi è altro tipo di insegnamento, alla scuola media si dà l'opportunità di seguire un corso di etica.


In Serbia, Montenegro e Macedonia, che sono a maggioranza ortodossa, l'ora di religione è una materia facoltativa collocata per legge all'inizio o alla fine dell'orario scolastico. E' confessionale e sono sette le Chiese che hanno diritto ad organizzare i corsi purché con classi di almeno cinque alunni. In alternativa si può svolgere un corso di educazione civica.


Un discorso simile è quello della Finlandia, dove però sono necessari almeno tre alunni per classe per attivare il corso confessionale (in alternativa c'è il corso di etica).

In Romania, dove l'ora di religione è sempre "facoltativa e confessionale", ne sono necessari addirittura dieci e siccome i cattolici sono in netta minoranza, difficilmente riescono a formare una classe e seguono o i corsi di religione ortodossa o l'insegnamento alternativo.

 


Facoltativo ed extrascolatisco 

formazione_extrascolasticaIn alcuni Paesi dell'Europa dell'Est, l'insegnamento della religione perde appeal. In Ungheria è facoltativo e fuori orario scolastico in tutte le fasce di età della scuola pubblica. Si organizza tramite accordi tra i parroci e i dirigenti scolastici e rappresenta nei contenuti una prima forma di evangelizzazione per chi lo segue. Stesso discorso per la Repubblica Ceca.


In Bulgaria e Bielorussia, invece, non esiste alcuna forma di insegnamento della religione a scuola.

 


Etica e religione 

Ci sono alcuni Paesi, poi, che trasformano l'ora di religione a scuola in un corso "aconfessionale", ovvero ispirato ad etica e morale e permeato da lezioni sul cristianesimo molto generiche. Si tratta per lo più di Stati in cui il cattolicesimo è residuale in termini di percentuale.

In Lettonia la legge prevede un corso obbligatorio di "etica e insegnamento cristiano." Nella scuola primaria vi è un corso facoltativo di insegnamento religioso confessionale per alcune confessioni cristiane (la frequenza ai corsi cattolici è molto bassa).


In Ucraina l'insegnamento religioso si chiama "etica cristiana". E' opzionale e in alternativa l'ora settimanale può essere convertita in "etica religiosa", "etica bioetica" o etica "sessuale".


La Norvegia lo configura come corso di "conoscenza cristiana ed insegnamento religioso ed etica" (acronimo KRL). Il programma di insegnamento è di ispirazione cristiana ma risente della cultura secolarizzata ormai dominante.


Mentre la Danimarca chiama l'ora di religione "educazione al cristianesimo" e si ispira alla tradizione luterana, religione predominante nel Paese. Nella scuola media è anche materia di esame.

 


religionescuola_4Le eccezioni di Svezia e Scozia 

Svezia e Scozia vietano esplicitamente l'insegnamento di corsi confessionali nella scuola pubblica.

 

In Svezia l'insegnamento religioso è curriculare e si colloca nell'ambito delle scienze sociali. Il corso è formato da tre ore in cui rientrano le lezioni di storia, geografia e studi sociali.


In Scozia tutte le scuole erogano insegnamento religioso non confessionale obbligatorio ("educazione morale e religiosa"). Solo nelle scuole cattoliche l'insegnamento religioso è confessionale ed è complementare alla catechesi.

 


Il caso di Inghilterra e Galles 

In Inghilterra e Galles l'insegnamento religioso è offerto in tutte le scuole, sia sovvenzionate (statali) che private ed è curriculare, ma "non confessionale". O meglio è ispirato a nozioni generiche sul Cristianesimo. I genitori possono esentare i figli.


Nelle scuole cattoliche l'insegnamento è il fondamento dell'intero progetto educativo e delinea i confini di una vera e propria comunità "catechetica".

 

 

 

 

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