DIVERSO PARERE - Mondo Voc febbraio 2014                                Torna al sommario

GENITORI E FIGLI VERSO LA CRESIMA

Una gioia per tutta la famiglia

Vivere insieme il significato di questo sacramento

La cresima non è solo un appuntamento importante per i ragazzi, ma anche per i genitori che hanno un ruolo fondamentale nella loro preparazione spirituale.

di Aldo Maria Valli

Se il battesimo è una grande festa e una grande gioia, perché costituisce il fondamento dell’intera vita cristiana e la porta d’ingresso a tutti gli altri sacramenti, la cresima è una gioia, se possibile, ancora più grande, perché il soggetto, che era inconsapevole al momento del battesimo, ora partecipa pienamente alla liberazione dal peccato e al coinvolgimento nella vita e nella missione della Chiesa.

Oltre gli aspetti burocratici e mondani
Il ruolo dei genitori nell’avvicinamento alla cresima è di fondamentale importanza. Insieme alla comunità parrocchiale, tocca a loro coinvolgere il cresimando e renderlo consapevole del cammino che sta facendo. Tocca a loro soprattutto renderlo partecipe della bellezza di questo cammino, che non corrisponde a un obbligo più o meno burocratico, né a una sorta di cerimonia di iniziazione, ma è l’ingresso pieno e consapevole nella vita di fede che dona la salvezza.

I genitori, forse più ancora del parroco e dei catechisti, hanno la possibilità di “immergere” il cresimando in questa atmosfera di gioia per un avvenimento così importante e decisivo. Aiutino dunque il cresimando a fare piazza pulita di tutti gli aspetti mondani legati all’avvenimento e lo riportino al significato vero e centrale.

Le parole da valorizzare

È utile, a questo proposito, leggere tutti insieme, radunati in famiglia in un momento di quiete, lontani dal vociare dei mass media e da altre distrazioni, le parole che Papa Francesco ha rivolto ai fedeli il 23 aprile 2013, nell’omelia della messa durante la quale ha amministrato il sacramento della cresima. In quell’occasione Francesco ha spiegato efficacemente che lo Spirito Santo rende nuove tutte le cose e che questa novità, la novità di Dio, è la sola che conta veramente, perché è quella che ci permette di metterci in cammino verso il momento in cui potremo vedere il volto del Signore. Ecco dunque l’invito di Francesco: a rimanere saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore: “Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente. Sentite bene, giovani: andare controcorrente; questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente e Lui ci dà questo coraggio! Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l’amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita. Questo anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato. È tanto misericordioso il Signore: sempre, se andiamo da Lui, ci perdona. Abbiamo fiducia nell’azione di Dio! Con Lui possiamo fare cose grandi; ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni. Scommettete sui grandi ideali, sulle cose grandi. Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali, giovani!”.

Un risultato vincente

Se riusciamo ad appassionare i nostri giovani, se riusciamo a trasmettere loro la gioia per questa impresa così bella e così importante, noi genitori possiamo dire di aver preparato nel modo più efficace i nostri ragazzi all’appuntamento con la cresima. Possiamo ricorrere ancora alla parole di Papa Francesco: “Fidarsi di Gesù”. Questo è importante. In un mondo nel quale è così difficile dare e ottenere fiducia, perché tutto sembra sempre in discussione, Gesù sia il punto fermo, l’amico che non delude. Con fiducia in Lui, rendiamo più belli noi stessi e più bello il mondo!

Copyright © La riproduzione degli articoli di MondoVoc richiede il permesso espresso dell'editore