Allegra_Gabriele23 settembre 2012

Padre Allegra, beato con dieci anni di ritardo. Nel suo blog il giornalista Gerolamo Fazzini ricostruisce la vicenda del padre francescano che il 29 settembre sarà elevato agli altari

Beato il San Girolamo della Cina

Il 29 settembre prossimo, nella cattedrale di Acireale, sua città natale, sarà beatificato fra Gabriele Maria Allegra, dell’Ordine dei Frati Minori di Sicilia. Tale evento – forse non tutti lo sanno – era inizialmente previsto il 20 ottobre 2002, in occasione della Giornata missionaria mondiale.
Il nome di colui che viene giustamente salutato come il “San Gerolamo della Cina” – a motivo dell’opera titanica di cui è stato autore, ovvero la traduzione integrale della Bibbia in cinese – era stato in un primo tempo incluso dalla Congregazione per le cause dei santi nel calendario per quella data. Ma all’ultimo momento il nome di padre Gabriele è stato tolto dalla lista.
A spingere in tale direzione sembra siano state le reazioni suscitate da articolo apparso sull’Osservatore romano, nel quale si rievocava un incontro, avvenuto nel 1955, tra padre Allegra e un altro illustre siciliano, don Luigi Sturzo, il fondatore del Partito popolare.
Da quel colloquio padre Allegra avrebbe maturato l’idea di fondare a Singapore un Centro sociale cristiano per promuovere la formazione delle coscienze dei fedeli secondo i principi della Dottrina sociale cristiana: di fatto uno strumento culturale per contrastare la propaganda comunista in Cina. Quanto basta per far storcere il naso ai dirigenti di Pechino.
In realtà, se si scava in profondità nella vita di padre Allegra, si scopre che la parentesi di Singapore fu tale: la sua priorità missionaria era senz’altro quelle di mettere la Scrittura a disposizione dei fedeli cinesi nella loro lingua. A Singapore Allegra ci andò per obbedienza ai superiori e senz’altro con minore entusiasmo rispetto al lavoro di biblista condotto in Hong Kong.
Ma oltre il problema che di fatto rimandò la beatificazione, ora ricomposto il dissidio Allegra sarà beato e la sua opera e il suo messaggio diventano patrimonio della Chiesa universale.
Inoltre Allegra è stato un pioniere anche in campo ecumenico: la traduzione condotta da Allegra si svolge nel continuo confronto con il lavoro svolto da quelli che allora si chiamavano “fratelli separati”. A lavoro finito, saranno però i protestanti a chiedere allo Studium Biblicum Franciscanum i principi direttivi per la revisione della loro “Union Version” e il permesso di usare la traduzione dei francescani per quella revisione.

(www.vaticaninsider.it)