mondadoriLEONARDO MONDADORI
"Con Dio si sta meglio"

di Vito Magno

 

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Leonardo Mondadori era nato a Milano il 26 settembre 1946 e aveva tre figli, Martina, Francesco e Filippo. Laureato in filosofia nel 1970 ha iniziato l'attivita' professionale nel '72 nell'Arnoldo Mondadori Editore. Nel '79 e' diventato consigliere della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e dall''82 al '91 ha ricoperto la carica di vicepresidente del gruppo Mondadori.Nel 1984 e' stato presidente e amministratore delegato di Retequattro e quattro anni dopo ha fondato la sua casa editrice, la 'Leonardo Editore'. Nel 1991 dopo la cosiddetta 'battaglia di Segrate' per il controllo della Mondadori, viene nominato presidente della casa editrice, carica che aveva ricoperto fino ad oggi. Leonardo Mondadori aveva ricoperto cariche anche nella Electa e nella Einaudi Gallimard Srl e dal 1997 era vicepresidente della Giulio Einaudi Editore. Appassionato di arte e da sempre promotore di eventi artistici e culturali, era dal '96 consigliere della societa' per le Belle Arti Museo Permanente di Milano e nel '97 e' stato presidente della Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea di Firenze. È morto a Milano il 13 dicembre 2002, aveva 56 anni. Era malato da quattro anni. Un raro tumore al pancreas, che era divenuto particolarmente aggressivo nelle ultime settimane. E' il male che egli stesso aveva descritto nel libro 'La conversione-Una storia personale', dialogo a due voci con Vittorio Messori.

''Adesso posso andare dove devo andare''. Cosi' Leonardo Mondadori ha, qualche giorno fa, dato l'addio ad un amico, che ora lo ricorda con commozione.

''Sembra quasi che il Padre abbia voluto concedermi un po' di tempo per poter prendere tutte le mie decisioni'' aveva detto, anche se nelle sue parole non sembrava esserci rassegnazione. ''E' rimasto fino all'ultimo aggrappato alla vita, anche se era consumato dal male'' racconta l'amico. Quando il male si era fatto devastante, aveva pensato anche - su consiglio dei medici, molti dei quali suoi amici carissimi, tra l'altro era anche presidente della Fondazione Arete' per il sostegno dell' Universita' Vita-Salute San Raffaele - di recarsi in Olanda per una terapia radiante. Ma non c'e' stato tempo. Le ''decisioni'' erano quelle piu' sotto il profilo umano e morale che sotto quello operativo. Ed erano state condensate nel libro 'La conversione-Una storia personale', un dialogo a due voci con Vittorio Messori, nel quale Leonardo aveva raccontato della sua riscoperta della fede. ''Per dare una testimonianza, non per vanagloria'' ripeteva spesso agli amici. Ed era contento quando la gente capiva che ''non e' un libro furbo ma un libro vero''

per approfondimento cfr anche Rogate Ergo Agosto/Settembre 2002 pp. 27