Suora_in_preghieraDEF5 maggio 2013

È iniziata ieri a Roma e durerà fino al 7 maggio la XIX assemblea plenaria dell'Unione internazionale delle Superiore generali (Uisg)

Un sinodo di speranza per le religiose

Le superiori della religiosne affronteranno quest'anno il tema “Non sarà così tra voi - Il servizio dell'autorità secondo il Vangelo”. La plenaria è una forma di “sinodo della vita consacrata apostolica femminile” a cui partecipano 802 superiore generali provenienti da 75 Paesi, tra cui 446 europee, 166 americane, 108 africane, 71 asiatiche e 11 dall'Oceania.
“L'esercizio del potere, invece di essere aiuto alla crescita e contributo al bene comune, si tramuta spesso in vessazione, esibizione di superiorità e una volontà di sopraffazione che tende a opprimere e rendere l'altro schiavo, umiliandolo, sminuendolo, violentandolo”: lo ha affermato oggi - come riferisce l'agenzia Sir - nella seconda giornata di lavori dell'assemblea, la biblista Bruna Costacurta. “Tra i discepoli di Gesù – ha sottolineato - non può essere così e nelle comunità che camminano alla sua sequela non c'è posto per il potere ma solo per quell'esercizio di autorità che si fa servizio amorevole, nella piena disponibilità di sé, fino a dare la vita per coloro che Dio affida a chi deve essere esempio e guida sul sentiero arduo della santità”. La Costacurta ha poi ricordato che “la Sacra Scrittura ci offre numerose figure di autorità a cui fare riferimento per riflettere su questo tema”. A cominciare dalla “Legge” che “tratteggia la figura del re ideale voluto da Israele e donato dal Signore, un re che non deve, con il suo potere, sostituirsi alla regalità di Dio, ma essere piuttosto mediazione della presenza del divino in mezzo al suo popolo”.
La biblista si è poi soffermata su Ester, una giovane donna ebrea di cui si innamora il re Assuero, rendendola la sua regina. “Ester, regina segnata da una debolezza radicale che si trasforma però in forza travolgente nella decisione di dare la vita per il suo popolo - ha messo in evidenza Costacurta - diventa figura esemplare di un’autorità che si esercita nel pieno servizio”. Un’autorità, ha precisato, che “non è il potere dei capi delle nazioni che dominano e opprimono, secondo le parole evangeliche citate all’inizio di questa relazione”. Infatti, “la vera autorità è il servizio esercitato nella mitezza, nell’umiltà, nell’amore che porta al dono di sé. La vera autorità è quella del Maestro e Signore che si fa servo lavando i piedi ai discepoli e così significando il dono della propria vita; il vero potere è quello del ‘Buon Pastore’ che offre la vita per il gregge che gli è stato affidato”.
“È questo - ha concluso la biblista - ‘il servizio dell’autorità’ che vi viene chiesto. Perché i grandi delle nazioni governano secondo un’altra logica del potere, ma ‘tra di voi non deve essere così’”

(www.vaticaninsider.it)