Sinodo_evangelizzazione11 Ottobre 2012

Diario del Sinodo

Il martirio della testimonianza credibile

Ci vuole passione nell’annuncio della fede: il cristianesimo non può essere “tiepido”. La tiepidezza lo discredita. Quanta forza nelle parole del Papa di oggi al Sinodo. La “confessione” della fede, che è parola più forte della semplice “professione”, ha in sé l’elemento del martirio, della testimonianza anche nelle situazioni più difficili, della disponibilità a dare la vita.

Mi viene in mente Madeleine Delbrel e la sua “passione delle pazienze”, quelle “briciole di passione” che sono le piccole e grandi contrarietà della vita di tutti i giorni, le delusioni, le attese non corrisposte. Il “martirio” che è più familiare a noi laici, impegnati sul fronte della quotidianità, nel mondo e anche nella parrocchia, nella Chiesa.

È proprio nei luoghi - a volte usurati - di tutti i giorni che “la fede deve divenire in noi fiamma dell’amore”, come dice Ratzinger, perché “tanta gente si domanda: Dio è un’ipotesi o no? E’ una realtà o no? Perché non si fa sentire?” nascosto “dietro il silenzio dell’universo, dietro le nuvole della storia”. E la risposta a queste domande siamo anche noi.

(il diario di Franco Miano è presente anche su http://www2.azionecattolica.it/)

(Franco Miano, presidente dell'Azione cattolica italiana, uditore al Sinodo su www.avvenire.it)