ATTUALITÀ - Mondo Voc giugno-luglio 2013                                         Torna al sommario

 

 

 

Missionari, martiri silenziosi del XXI secolo


Annunciare il Vangelo è ancora oggi una vocazione che può costare la vita. Dalla Turchia all’Africa sub sahariana fino alle cattolicissime Filippine, la lista dei missionari cattolici che sono stati uccisi a causa del loro impegno evangelico non accenna a farsi più corta.


di Vincenzo Faccioli Pintozzi


martiriI dati parlano chiaro: negli ultimi 30 anni sono più di mille i sacerdoti, le suore o gli operatori pastorali che hanno perso la vita in maniera violenta. In odio alla fede o per impedire loro di applicare la dottrina sociale della Chiesa.


La lista viene stilata ogni anno da Fides, agenzia di stampa della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli. Se nel 2012 sono stati uccisi 12 operatori pastorali, quasi tutti missionari, nel decennio precedente le vittime sono state 255. Nell’anno 2011 sono morti in maniera violenta 26 operatori pastorali: 18 sacerdoti, 4 religiose e 4 laici.

 


I volti della follia omicida

Fausto_TentorioLa “notizia nella notizia” è che questi casi sono trattati dalla stampa italiana e da quella internazionale in maniera molto relativa. Se da una parte fanno clamore i rapimenti o le uccisioni di missionari italiani – i casi di p. Bossi nelle Filippine e l’omicidio di don Santoro in Turchia valgono per tutti – dall’altra c’è una evidente ritrosia nel voler raccontare il perché questi annunciatori del messaggio di Cristo siano nel mirino. E non solo dei militanti islamici; contro i missionari si scaglia anche molto spesso la malavita organizzata o l’odio di chi ha ricevuto del bene e non è in grado di renderlo.


Il 17 ottobre del 2011 p. Fausto Tentorio, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere in missione nelle Filippine, è stato ucciso a colpi di pistola da ignoti: forse, dicono i suoi confratelli, dietro il suo omicidio c’è la mano di chi non approvava il lavoro pastorale per liberare i tribali dalla droga e dal commercio di esseri umani.


P. Fausto Tentorio è stato il terzo missionario del Pime ucciso nelle Filippine, in particolare nell'isola di Mindanao. Nel 1985 p. Tullio Favali è stato assassinato a Tulunan, nella diocesi di Kidapawan, per mano di un gruppo di guardie private armate; nel 1992, p. Salvatore Carzedda, impegnato nel dialogo con i musulmani, è stato ucciso a Zamboanga.


Luigi_PadoveseChiarissima invece la matrice fondamentalista islamica nel terribile omicidio del Vicario apostolico per l’Anatolia, il cappuccino monsignor Luigi Padovese, sgozzato il 3 giugno 2010 dal suo autista, il giovane Murat Altun. L’assassino, allora 26enne, arrestato dalla polizia ha espresso diversi motivi per il suo gesto: prima inimicizia “islamica” e poi follia. Di fatto, subito dopo il terribile gesto ha urlato per strada di aver ucciso “il grande Satana”.

 

Così come è morto in odio alla fede anche don Andrea Santoro, sacerdote “fidei donum” della diocesi di Roma, ucciso nel 2006 dopo circa 10 anni di missione in Turchia da un ragazzo di 16 anni.

 


Testimoni di Cristo …a costo della vita

Benedetto XVI, nel Motu Proprio Porta fidei con cui ha indetto l’Anno della fede che la Chiesa sta celebrando, scrive: “Per fede uomini e donne hanno consacrato la loro vita a Cristo, lasciando ogni cosa per vivere in semplicità evangelica l’obbedienza, la povertà e la castità, segni concreti dell’attesa del Signore che non tarda a venire. Per fede tanti cristiani hanno promosso un’azione a favore della giustizia per rendere concreta la parola del Signore, venuto ad annunciare la liberazione dall’oppressione e un anno di grazia per tutti. Per fede, nel corso dei secoli, uomini e donne di tutte le età, il cui nome è scritto nel Libro della vita, hanno confessato la bellezza di seguire il Signore Gesù là dove venivano chiamati a dare testimonianza del loro essere cristiani”. Anche a costo della vita.

 

 

 

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