VENTIDUESIMA GIORNATA MONDIALE
28 Aprile 1985

 

"SERVIRE I GIOVANI E' SERVIRE LA CHIESA"


LA GIORNATA MONDIALE PER UN'AZIONE PIÙ VASTA E INCISIVA

Venerati Fratelli nell'Episcopato,carissimi Figli e Figlie di tutto il mondo! Con animo pieno di speranza mi rivolgo a tutti voi per invitarvi a celebrare con rinnovata fede e unanime partecipazione la XXI Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Come Pastore della Chiesa universale, non posso non aprirvi ancora una volta il cuore ed esprimervi la sollecitudine che costantemente mi anima per l'effettivo incremento delle vocazioni al sacro ministero, alla vita consacrata nella varietà delle sue forme e alla vita missionaria. Si tratta difatti di un problema di vitale e fondamentale importanza per la comunità dei credenti e per tutta l'umanità. La prossima celebrazione offre a tutti, pastori e fedeli, l'opportunità di rendersi più consapevoli delle comuni responsabilità per adempiere generosamente quanto il Signore stesso ha comandato di fare. Collocata nella IV Domenica di Pasqua, tra le solennità della Risurrezione e della Pentecoste, la Giornata Mondiale riceve da questi due grandi misteri sempre nuova luce e nuovi motivi di speranza. Il brano del vangelo di Giovanni di tale domenica ci propone la suggestiva immagine del Buon Pastore. "Egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perchè conoscono la sua voce" (1). Il Buon Pastore, Cristo Risorto, garantisce, in maniera visibile, la sua presenza perenne nell'umanità rinnovata, mediante coloro che, lungo la storia, invia continuamente per attuare l'opera della salvezza. Anche oggi egli è vivo e presente in mezzo a noi e a ciascuno fa sentire la sua voce e il suo amore.

LA FORZA PIÙ GRANDE DEL MONDO

Giovani, Cristo vi ama! Ecco il lieto annuncio che non può non riempirvi di stupore. Il mio messaggio per voi non può essere altro che quello stesso del Vangelo: Cristo ha per voi giovani un amore di predilezione e vi provoca all'amore. Il mio colloquio con voi ha conosciuto ormai le vie del mondo e dappertutto ho incontrato giovani assetati di amore e di verità, anche se assillati da molti interrogativi e problemi circa il senso da dare alla propria vita. Non raramente vi imbattete purtroppo in false guide e falsi maestri, che tentano di lusingarvi, di abusare della vostra generosità e di spingervi anche verso attività che generano solo amarezza e delusione. Ora vorrei chiedervi: avete incontrato Colui che si è proclamato l'unico vero "Maestro" (1)? Non sapete che Lui solo "ha parole di vita eterna" (2)e possiede le risposte più vere ai vostri problemi? L'amore di Cristo è la forza più grande del mondo, è la vostra forza. Avete fatto questa meravigliosa scoperta? Quando un giovane o una giovane lo ha incontrato personalmente e ha scoperto il suo amore, ha fiducia in Lui, ascolta la sua voce, si mette alla sua sequela, disposto a tutto, anche a dare la vita per Lui.

MOLTEPLICI CHIAMATE

Giovani Cristo vi chiama! L'amore conosce vie diverse, così differenti sono i compiti che Egli affida a ciascuno e a ciascuna di voi. Nell'ambito della vita cristiana ogni battezzato ha dal Signore la sua "chiamata", e tutte le vocazioni sono importanti, tutte meritano grande stima e riconoscenza, tutte debbono essere accolte e seguite con generosità. Tuttavia il Signore Gesù nel fondare la Chiesa, ha voluto istituire particolari ministeri, che affida a quelli, fra i suoi discepoli, che liberamente sceglie. Così a molti di voi, più numerosi di quanto si possa credere, il Divin Redentore vuole partecipare il sacerdozio ministeriale per donare l'Eucarestia all'umanità, per perdonare i peccati, per predicare il Vangelo, per guidare le comunità. Cristo conta su di voi per questa missione meravigliosa. I sacerdoti sono necessari al mondo perchè Cristo è necessario. A molti di voi il Signore Gesù domanda di lasciare tutto per seguire Lui povero, casto, obbediente. A molte giovani rivolge l'appello misterioso a vivere un progetto di amore esclusivo con Lui nella vita verginale. Pensate forse che queste chiamate riguardino altri e non possono indirizzarsi, forse, alle vostre persone? Vi sembrano molto difficili perchè comportano rinunce, sacrifici e perfino l'offerta della vita? Guardate la prontezza degli apostoli. Guardate la magnifica esperienza di migliaia e migliaia di sacerdoti, diaconi, religiosi, suore, laici consacrati, missionari, giunti fino all'eroismo per testimoniare all'umanità Cristo morto e risorto. Guardate la generosità di migliaia e migliaia di giovani, i quali, nei seminari, nei noviziati e in altri istituti di formazione si stanno preparando ai sacri Ordini, alla professione dei consigli evangelici, al mandato missionario. A tutti Questi giovani vada il mio incoraggiamento e l'invito a proporre ai loro coetanei l'ideale che stanno realizzando.

PER RAGGIUNGERE L'UMANITÀ INTERA

Giovani, Cristo vi manda! "Andate in tutto il mondo e annunziate il Vangelo a ogni creatura" (3). Queste parole pronunciate dal Signore Gesù prima di salire al Padre, oggi le rivolge a molti di voi. Alla soglia del terzo millennio dalla venuta di Gesù, una grande massa di uomini non ha ricevuto ancora la luce del Vangelo e versa in gravi condizioni di ingiustizia e di miseria. Lo stesso Signore rivela la sproporzione tra gli immensi bisogni di salvezza universale e il numero insufficiente dei suoi collaboratori. "La messe è molta ma gli operai sono pochi" (4): così esclamò vedendo le folle di ogni tempo stanche e sfinite come gregge senza pastore. Nei miei viaggi apostolici in ogni parte della terra, costato sempre di più l'attualità del lamento del Salvatore. Solo la grazia di Dio, sollecitata dalla preghiera, può colmare questa dolorosa sproporzione. Resterete indifferenti ascoltando il grido che sale dall'umanità? Vi esorto a pregare ed anche a offrire le vostre persone, se il Padrone della messe (5)vuole inviarvi come operai nella sua messe . Mettetevi in prima fila tra coloro che sono pronti a lasciare la propria terra per una missione senza frontiere. Attraverso le vostre persone Cristo vuole raggiungere l'umanità intera.

L'ANNO INTERNAZIONALE DELLA GIOVENTÙ

Il mio messaggio si dirige ora a tutte le comunità cristiane, perchè tutte hanno responsabilità nei confronti dei giovani. In particolare mi rivolgo a voi, Venerati Fratelli nell'Episcopato, e a quanti condividono con voi compiti specifici pastorali ed educativi: presbiteri, persone consacrate, animatori vocazionali, genitori, catechisti, insegnati, educatori. In quest'anno dedicato ai giovani prendiamo nuova coscienza di ciò che essi rappresentano per la Chiesa. Ricordate: servire i giovani è servire la Chiesa! E' un compito prioritario, davanti al quale spesso devono essere subordinati e orientati altri compiti, impegni, interessi. Amate i giovani come Cristo li ama. Conosceteli e fatevi conoscere personalmente. Andate da loro perchè spesso non verranno spontaneamente. Fatevi soprattutto strumenti coraggiosi della chiamata che il Signore rivolge ai giovani. La pastorale giovanile di base sarebbe incompleta se non si aprisse anche alle vocazioni consacrate. Lo ha sottolineato con forza anche il Documento Conclusivo del II Congresso Internazionale per le Vocazioni (6), che ancora una volta raccomando alla vostra attenzione. La Chiesa ha ricevuto da Cristo il diritto e il dovere di chiamare e proporre le vocazioni consacrate: non per imporre carismi e ministeri a che non li ha ricevuti dallo Spirito Santo, ma per rivelare il progetto di Dio iscritto nel cuore di tanti giovani e spesso soffocato dalle circostanze ambientali. Dal canto loro i giovani e le giovani hanno il diritto e il dovere di farsi aiutare a scoprire e vivere la chiamata di Dio. L'Anno Internazionale della Gioventù veda moltiplicarsi gli sforzi anche in tal senso. Soprattutto la Giornata Mondiale sia un momento forte di preghiera per una sempre nuova fecondità vocazionale.

PREGHIERA

In comunione con tutti i giovani del mondo, eleviamo la nostra preghiera al Padrone della messe perchè moltiplichi gli operai del Vangelo, nella certezza che vorrà esaudire quanto il Signore Gesù espressamente ci ha comandato di fare: "Dio nostro Padre, Ti affidiamo i giovani e le giovani del mondo, con i loro problemi, aspirazioni e speranze. Ferma su di loro il tuo sguardo d'amore e rendili operatori di pace e costruttori della civiltà dell'amore. Chiamali a seguire Gesù, tuo Figlio. Fa' loro comprendere che vale la pena di donare interamente la vita per Te e per l'umanità. Concedi generosità e prontezza nella risposta. Accogli, Signore, la nostra lode e la nostra preghiera anche per i giovani che, sull'esempio di Maria, Madre della Chiesa, hanno creduto alla tua parola e si stanno preparando ai sacri Ordini, alla professione dei consigli evangelici, all'impegno missionario. Aiutali a comprendere che la chiamata che tu hai dato loro è sempre attuale e urgente. Amen!". Nella fiduciosa speranza che il Signore non mancherà di esaudire la preghiera della Chiesa per le vocazioni, imparto di cuore a voi, venerati Fratelli nell'Episcopato, ai Sacerdoti, ai Religiosi, alle Religiose, a tutto il Popolo di Dio e, in particolare, ai giovani ed alle giovani che hanno generosamente accolto la chiamata divina, l'apostolica Benedizione, propiziatrice di copiosi favori celesti.

Dal Vaticano, 25 gennaio 1985

Joannes Paulus PP. II


Note

(1)Mt 23,8.
(2)Gv 6, 68.
(3)Mc 16, 15.
(4)Mt 9, 37.
(5)Cf. Mt 9, 38.
(6)Cf. n. 42.